Con l’approvazione preliminare in Consiglio dei Ministri del decreto attuativo della V direttiva antiriciclaggio diventa più vicino l’ampliamento della platea dei soggetti chiamati agli obblighi in materia, l’accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva e la relazione annuale da parte degli organismi di autoregolamentazione.
Novità antiriciclaggio
Tra le novità previste dal decreto proposto da Conte e Tria – che modifica e integra i dlgs 90 e 92 del 25 maggio 2017 (attuativi della IV direttiva antiriciclaggio) – spiccano gli obblighi per i commercianti di antichità e opere d’arte, gallerie e case d’asta qualora il valore della singola operazione o di operazioni collegate sia pari o superiore a 10.000 euro (obbligatorio segnalare anche il valore delle operazioni stesse.
Nuovi adempimenti anche per agenti in affari di mediazione, soggetti alla normativa antiriciclaggio sempre per le operazioni di locazioni di immobili con un valore pari o superiore ai 10mila euro.
Vengono compresi tra i soggetti tenuti all’osservanza degli obblighi antiriciclaggio anche le succursali “insediate” degli intermediari assicurativi, ovvero le succursali insediate in Italia di agenti e broker aventi sede legale e amministrazione centrale in un altro Stato membro o in uno Stato terzo.
Rafforzata anche la cooperazione internazionale tra le autorità nazionali quelle degli altri Stati membri, per assicurare lo scambio di informazioni e l’assistenza.
Viene poi introdotto l’obbligo per gli organismi di autoregolamentazione, di produrre una relazione annuale con numero e tipologia delle misure disciplinari e sanzionatorie adottate e numero di segnalazioni di operazioni sospette ricevute.
Introdotto anche il registro dei prestatori di servizi delle criptovalute, inserito in una sezione speciale del registro dei cambia valute, gestito dall’Oam (Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi).
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Previsto anche un il registro dei trust e dei titolari effettivi che era già stato previsto dalla IV normativa antiriciclaggio ma ancora non vi era stata data attuazione. Ora vengono date indicazioni più precise su come procedere a inserire le informazioni sulla titolarità effettiva nel registro. Il Ministero della Giustizia avrà il compito di definire con apposito decreto i criteri in base ai quali individuare i trust espressi (disciplinati da una legge del 1989) e gli istituti e i soggetti giuridici che sono considerati affini.
Giro di vite, infine, anche per i proprietari di carte prepagate, con la modifica delle soglie per la loro identificazione e di quella di riferimento per coloro che effettuano operazioni a distanza.