Un incentivo fino a 6mila euro per l’acquisto di auto green e una supertassa, fino a 3mila euro, per chi invece sceglie di comprare una vettura inquinante: vediamo esattamente come funzionano le novità inserite in Legge di Bilancio.
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Il principio del chi inquina paga viene declinato a 360 gradi, introducendo una tassazione che è proporzionale alle emissioni. Le norme sono contenute in emendamenti alla manovra economica 2019, approvati in commissione alla Camera. Sono targati Movimento 4 Stelle ma non sembrano particolarmente apprezzati dall’alleato di Governo (Lega). Il vicepremier Matteo Salvini si è infatti dichiarato contrario ad aumenti di tasse sulle auto.
In ogni caso gli emendamenti sono stati approvati e quindi al momento la norma è inserita in Legge di Bilancio. Prevede un’imposta per chi acquista (anche in locazione finanziaria= o immatricola in Italia (se viene dall’estero) un veicolo di categoria M1 che supera un determinato livello di emissioni.
Nuova tassa
L’imposta sale in base al livello inquinante, partendo da un minimo di 150 euro e arrivando fino a 3mila euro. La soglia di Co2 che fa scattare l’imposta è pari a 110g/km. L’imposta massima, di 3mila euro, si paga quando le emissioni superano i 250 g/km. Ecco in tabella i livelli di Co2 e la conseguente tassazione.
Il periodo di applicazione di questa nuova imposta è il triennio 2019-2021.
Eco-incentivi
Stessa finestra temporale per la nuova agevolazione, che va a premiare chi invece acquista veicoli ecologici. Si tratta di un contributo all’acquisto, anche in questo caso parametrato al livello di emissioni:
- 6mila euro per un livello di Co2 fra 0 e 20 g/km,
- 3mila euro fra i 20 e i 70 CO2 g/km,
- 1500 euro fra i 70 e i 90.
Il veicolo, sempre di categoria M1, dev’essere nuovo di fabbrica, l’incentivo viene riconosciuto direttamente dal venditore che applica uno sconto sul prezzo d’acquisto delle auto. Saranno poi le imprese costruttrici a rimborsare il concessionario, recuperando il contributo attraverso un credito di imposta.
Fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata emessa la fattura di vendita, le imprese costruttrici o importatrici conservano copia della fattura di vendita e dell’atto di acquisto, che deve essere ad esse trasmessa dal venditore.
La misura è finanziata con 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. E’ previsto un decreto ministeriale per le regole applicative.