I contribuenti che hanno aderito alla rottamazione bis e sono in ritardo con le rate, hanno pochi giorni di tempo per mettersi in pari: scade il 7 dicembre il termine per regolarizzare le rate di luglio, settembre e ottobre eventualmente non pagate e accedere così alla più favorevole diluizione dei pagamenti prevista dalla rottamazione ter. Le regole, lo ricordiamo, sono fissate dalla pace fiscale contenuta nel decreto 119/2018 (articolo 3, comma 21).
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Pagamenti rottamazione bis
I pagamenti si possono effettuare utilizzando i bollettini già spediti in occasione della precedente rottamazione.
E’ possibile scaricarne una copia nell’area riservata del portale AER (Agenzia delle Entrate – Riscossione). C’è anche una procedura che consente di scaricare i modelli senza bisogno di credenziali: dalla pagine dedicata alle rate scadute da saldare entro il 7 dicembre, si clicca sul bottone “Accedi al form per ottenere copia della comunicazione”.
La compilazione richiede solo l’inserimento del codice fiscale e dell’indirizzo mail.
Il versamento si può effettuare online, in banca, alle Poste, nei tabaccai convenzionati, utilizzando i servizi di internet banking, attraverso gli sportelli bancomat, recandosi direttamente agli uffici dell’agente della riscossione. Chi avesse crediti commerciali nei confronti della PA, può effettuare la compensazione.
Accesso rottamazione ter
Il pagamento delle rate di luglio, settembre e ottobre entro il 7 dicembre consente l’accesso alla rottamazione ter. Il vantaggio fondamentale consiste in una rateazione più favorevole, spalmata in cinque anni, con 18 rate, di cui due nel 2019 e le altre con cadenza trimestrali nei quattro anni successivi.
Dopo aver pagato le rate indicate della rottamazione bis, per accedere alla ter il contribuente non deve fare più nulla: sarà l’agente della riscossione a inviare, entro il prossimo 30 giugno, una nuova comunicazione contenente il calcolo dell’importo residuo e delle nuove rate.
Attenzione: chi, viceversa, non si mette in regola con le rate entro il 7 dicembre, non avrà più la possibilità di accedere alla rottamazione ter, e decadrà quindi definitivamente dalla definizione agevolata cartelle esattoriali.