Cambia la rateazione dei debiti con la Rottamazione Ter: i pagamenti restano su cinque anni, ma i versamenti (di importo minore) salgono da 10 a 18: lo prevede un emendamento al Decreto Fiscale approvato in commissione Finanze al Senato. I lavori proseguono in vista del previsto sbarco in aula del provvedimento martedì 27 novembre (seguirà il passaggio alla Camera).
La rottamazione ter, lo ricordiamo, consente di sanare le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione fra il 2000 e il 2017, pagando per intero l’imposta originariamente dovuta con uno sconto su sanzioni e interessi di mora. La legge prevede già una rateazione più favorevole (5 anni) rispetto a quelle delle definizioni agevolate 2017 e 2018.
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La formulazione del decreto del Governo prevedeva due rate annuali (dieci in tutto) che ora diventano nel complesso 18: due da pagare nel 2019, ognuna pari al 10% dell’importo totale dovuto, entro il 31 luglio ed il 30 novembre. L’80% della somma definita attraverso la rottamazione, diluita in altre 16 rate, di pari importo, si pagherà con scadenza 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno.
Ricordiamo, fra le altre modifiche apportate al Decreto Fiscale, la sanatoria facoltativa per tributi locali, la cancellazione dello scudo sui capitali non dichiarati (che consentiva di sanare fino a 100mila euro di imponibile non dichiarato all’anno) e l’introduzione di una sanatoria sugli errori formali, che non comportano una riduzione della tassa dovuta, che potranno essere regolarizzati pagando una multa di 200 euro per ciascun periodo di imposta.