Tratto dallo speciale:

Legge di Bilancio senza riforma pensioni e reddito di cittadinanza

di Barbara Weisz

30 Ottobre 2018 12:04

logo PMI+ logo PMI+
Nuove misure nell'ultima stesura della Legge di Bilancio (flat tax per le ripetizioni, più fondi per la Sabatini...) ma reddito di cittadinanza e riforma pensioni restano fuori: novità e calendario.

La Legge di Bilancio arriva alle Camere mercoledì 31 ottobre ma nel testo non ci saranno reddito di cittadinanza e riforma pensioni. Non c’è tempo di mettere a punto gli articolati tecnici, par di capire. Quindi la manovra arriva in Parlamento con i soli capitoli di spesa relativi alle due misure, che saranno poi elaborate attraverso specifici provvedimenti. Un inedito, diciamolo: è la prima volta che la Legge di Bilancio arriva in Aula incompleta.

Ddl Bilancio 2019

Nel ddl di Bilancio ci saranno invece le norme che introducono la flat tax al 15% per le Partite IVA con reddito fino a 65mila euro, ma con una novità: la tassa piatta viene estesa agli insegnanti che impartiscono lezioni private. Sarà una scelta opzionale del docente, che potrà scegliere se applicare l’imposta ordinaria ai proventi delle ripetizioni oppure il 15%.

Altre novità in vista:

  • cedolare secca immobili commerciali con limitazioni di metratura,
  • terreni incolti per famiglie alla nascita del terzo figlio,
  • sconti sui mutui per acquisto casa nelle vicinanze,
  • alternanza scuola lavoro con orario ridotto,
  • assunzione agevolata di giovani laureati o dottori di ricerca con il massimo dei voti,
  • nuova Sabatini con rifinanziamento potenziato per l’acquisto dei macchinari nuovi delle PMI.

Iter

Non si escludono nuovi slittamenti rispetto alla calendarizzazione del 31 ottobre in aula. Questa manovra, pur con i ritardi diventati ormai la regola negli ultimi anni, ha già segnato il record dell’attesa più lunga fra il momento dell’approvazione (15 ottobre) e l’arrivo del testo alle Camere, con la variante delle parti incomplete su reddito di cittadinanza e riforma pensioni.  Su queste misure, le uniche certezze restano  gli stanziamenti (rispettivamente 9 e 6,7 miliardi) e i contorni fondamentali. Il reddito di cittadinanza sarà pari a 780 euro (ma non ci sono certezze sulla platea degli aventi diritto sin dal 2019, e sul mese in cui partirà la misura, che va accompagnata con il potenziamento dei centri per l’impiego), la quota 100 prevede i paletti a 62 anni di età e 38 anni di contributi.