Il Ministro dell’economia, Giovanni Tria, a quanto pare ha ceduto: dopo un lungo vertice a Palazzo Chigi, è stata raggiunta un’intesa sui numeri. Iil Consiglio dei Ministri ha infatti approvato la Nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza) 2018, nella quale sarà indicato un deficit al 2,4% per tre anni, come annunciato dai vicepremier. Dunque, più elevato dell’1,6% ipotizzato in prima battuta dal Ministro Tria e piuttosto vicino alla soglia limite del 3% imposto dalla UE.
Per quanto concerne gli effetti sulle misure da inserire nella Legge di Bilancio 2019, questo significa per Matteo Salvini:
tasse abbassate al 15% per più di un milione di italiani, diritto alla pensione per almeno 400mila persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la legge Fornero, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, strade e Comuni. Nessun aumento dell’Iva. Pienamente soddisfatto degli obiettivi raggiunti.
Per Luigi Di Maio:
via libera alla pensione di cittadinanza che dà dignità ai pensionati. Ci sono 10 miliardi per il reddito di cittadinanza”, una misura con la quale “restituiamo un futuro a 6,5 milioni di persone.
Critiche le altre forze politiche, che temono conseguenze sulle spread. Per Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati:
il governo M5S-Lega sequestra il Paese e gioca con il futuro dei nostri figli. Questa sarà la manovra dell’irresponsabilità.
Per Emanuele Fiano (Pd).
Il governo di Salvini e Di Maio si sta prendendo la responsabilità di esporre il nostro Paese a rischi economici e finanziari drammatici. […] Rischiamo di portarci indietro di anni, sull’orlo del burrone.
NaDef e Legge di Bilancio 2019
Ecco le misure previste, in base alle coperture stimate:
- cancellazione aumento IVA 2019;
- reddito di cittadinanza e contestuale riforma dei Centri per l’impiego;
- pensione di cittadinanza;
- prime misure di pensionamento anticipato (superamento legge Fornero);
- prima fase flat tax, con innalzamento soglie minime di accesso al regime semplificato per piccole imprese, professionisti e artigiani;
- taglio IRES per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;
- rilancio e incremento risorse per investimenti pubblici;
- manutenzione straordinaria rete viaria e collegamenti a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale si intende chiedere alla Commissione europea la flessibilità di bilancio;
- rilancio settori chiave come manifatturiero avanzato, infrastrutture e costruzioni;
- risorse per risparmiatori danneggiati da crisi bancarie.