Sciopero dei benzinai contro la fatturazione elettronica: il settore non è preparato all’adeguamento che, per legge, scatta dal prossimo primo luglio, e si ferma per 24 ore su autostrade e rete ordinaria per chiedere una proroga.
In base alla nuova legge sull’obbligo di e-fattura B2B dal 2019, già da luglio 2018 scatta la nuova procedura per le cessioni di carburanti e per le prestazioni di subappaltatori nei contratti con la PA.
Tuttavia, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio denunciano l’estrema criticità di applicazione dei nuovi obblighi, chiedono di conseguenza una proroga per l’adempimento:
A meno di tre settimane dalle scadenze poste dalla legge sono tali e tanti i ritardi e le incoerenze sia sulla certezza delle modalità operative che sui supporti tecnologici che l’Amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione che, senza alcuna enfasi, si può ragionevolmente affermare come la rete distributiva, per larga parte costituita da chioschi da marciapiede, sia effettivamente a rischio di blocco e paralisi.
All’annuncio della protesta è seguita una immediata apertura del Governo.
A stretto giro di posta, infatti, è giunta la riposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio («hanno ragione»), che ha annunciato come l’Esecutivo sia al lavoro per far slittare il termine per tutti al 2019.
Ricordiamo brevemente che la fatturazione elettronica diventa obbligatoria per le operazioni tra privati da gennaio 2019, con l’anticipazione al primo luglio per i settori sopra descritti, fra cui le cessioni di carburante.
La normativa di riferimento è il comma 909 della legge 205/2017, ossia la manovra 2018.