Incentivi Ricerca: limiti alla fruizione

di Barbara Weisz

18 Maggio 2018 11:05

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Niente Bonus Ricerca senza la corretta indicazione nella dichiarazione dei redditi: sentenza di Cassazione.

Il credito d’imposta R&S al 50% attualmente in vigore (modificato dalla legge di Stabilità 2017 e regolamentato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate 13/2017), prevede l’indicazione nella dichiarazione dei redditi a cui si riferiscono le spese (e l’utilizzo in compensazione a partire dall’esercizio successivo) ma senza per questo imporre per questo un termine di decadenza. Diversamente, per gli incentivi alla ricerca degli anni passati che prevedono questo vincolo, il mancato adempimento comporta la perdita del beneficio. Lo prevede una sentenza di Cassazione (10029/2018).

La previsione di un termine stabilito a pena di decadenza è evidentemente ispirata alla ratio di definire, entro un tempo determinato, l’onere finanziario derivante dal riconoscimento dei crediti di imposta, altrimenti suscettibile di rimanere sospeso a tempo indefinito. Il ricorso allo specifico istituto della decadenza implica la perentorietà del termine presidiato da tale sanzione.

La Suprema Corte conferma l’orientamento già espresso con la sentenza 13378 del 30 giugno 2016, secondo cui il principio di emendabilità della dichiarazione fiscale incontra il limite della dichiarazione irretrattabile per il sopravvenire di decadenze. Mentre invece non condivide un’altra pronuncia, 26550/2016, secondo cui, in tema di incentivi fiscali per la ricerca scientifica, l’omessa indicazione del credito di imposta in dichiarazione costituisce una mera “decadenza formale”, che non preclude al contribuente di ricorrere per difendere il proprio diritto.

La legge istitutiva del Bonus Ricerca impone che l’incentivo vada indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno a cui si riferisce la spesa: il mancato adempimento nei termini nel corretto periodo fiscale comporta la decadenza dal beneficio. Né è possibile modificare l’opzione in una dichiarazione successiva.

Quindi, il contribuente che intende utilizzare un beneficio fiscale per il quale la legge prevede l’indicazione in una specifica dichiarazione dei redditi, con termine di decadenza, lo perde nel momento in cui non segue la prassi stabilita.