Grande confusione sulla fatturazione elettronica, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo per tutte le imprese a gennaio 2019, che rischia di arrecare gravi danni al sistema produttivo, in particolare alle imprese di minore dimensione. A lanciare l’allarme, chiedendo di rinviare l’introduzione della norma è la Commissione nazionale di 19 esperti, costituita da CNA con l’obiettivo di studiare gli effetti dell’obbligo di eFattura B2B e di individuare una soluzione ottimale per le imprese e per le istituzioni.
Rinvio e semplificazioni
Il risultato dell’analisi della Commissione costituita da CNA è che, con riferimento all’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica per tutte le imprese, prevista per il 1° gennaio 2019, siano necessari non solo un rinvio, ma anche ulteriori semplificazioni contestuali alla sua entrata in vigore:
- eliminazione dello split payment, del reverse charge e dell’obbligo di comunicazione dei dati delle liquidazioni IVA;
- innalzamento del limite da cui scatta l’obbligo di apposizione del visto di conformità, per poter compensare i crediti fiscali da 5mila a 50mila euro;
- effettuazione dei rimborsi IVA, entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale;
- riduzione in maniera consistente della ritenuta dell’8% sui bonifici relativi a spese per lavori edili, per cui si rende applicabile la detrazione fiscale.
Sperimentazione eFattura B2B
Per la Commissione di esperti, prima dell’entrata in vigore della norma, è assolutamente necessario avviare un periodo adeguato di sperimentazione e di test rigorosi e controllati, concordati e condivisi con le grandi associazioni di rappresentanza delle imprese:
Va scongiurato, prima di tutto, il rischio che il sistema si blocchi rendendo impossibile l’arrivo a destinazione delle fatture ed il relativo incasso. Per fornire una sintesi dimensionale di questa novità e prendendo in considerazione le sole imprese con servizio fiscale in CNA Forlì-Cesena, abbiamo ad oggi 286 aziende che già adottano la fattura elettronica ma si arriverà a circa 3.300, al momento della sua introduzione.
Firma elettronica
Per la Commissione, insieme all’avvio graduale dell’eFattura B2B occorre inoltre eliminare da queste procedure la firma elettronica, riducendo al minimo le informazioni necessarie alla compilazione corretta e completa della fattura.
SDI
Lo SDI (Servizio di interscambio digitale dell’Agenzia delle Entrate) dovrebbe, secondo la Commissione, consentire, su richiesta delle imprese interessate, la trasmissione delle le fatture anche agli intermediari e fornire gratuitamente il servizio di archiviazione elettronica delle fatture, per tutti i fini fiscali e civilistici.