La Commissione UE ha avviato l’analisi dei risultati della consultazione condotta su circa 1000 PMI e organizzazioni imprenditoriali per individuare i 10 atti legislativi più gravosi per la piccola e media impresa.
=> Leggi il punto sulle semplificazioni nelle PMI
L’obiettivo è arrivare ad una semplificazione normativa potrebbe essere modificata entro giugno 2013.
In base al sondaggio effettuato, le PMI ritengono che difficoltà e costi maggiori dipendano dalle norme in tema di sostanze chimiche (regolamento REACH), imposta sul valore aggiunto (IVA), riconoscimento delle qualifiche professionali, protezione dei dati e sicurezza dei prodotti, gestione rifiuti, mercato del lavoro, apparecchi di controllo nel settore dei trasporti su strada, appalti pubblici, nonché dal codice doganale aggiornato.
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Questo elenco verrà sottoposto ad un attento esame nel quadro del nuovo programma di controllo sulla regolamentazione (REFIT), avviato nel dicembre 2012.
In molti di questi settori (le qualifiche professionali, la protezione dei dati, gli appalti pubblici, ecc.) la Commissione è già intervenuta con misure migliorative e di semplificazione.
Da parte loro le PMI hanno apprezzato specialmente l’introduzione della riduzione dei termini di pagamento (direttiva sui ritardi di pagamento che entrerà in vigore il 16 marzo 2013) e l'autorizzazione a ricorrere a regimi contabili e di revisione semplificati.
=> Leggi le misure contro il ritardo nei pagamenti dalla PA
Secondo José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, «la Commissione vuole assicurare che la normativa UE sia adeguata e aiuti le imprese europee a crescere e a creare posti di lavoro. Per questo motivo la regolamentazione intelligente è stata posta al centro della nostra azione politica. Per questo motivo vogliamo facilitare la vita delle nostre piccole e medie imprese, che sono il motore più importante dell'economia europea».
=> Leggi la precedente consultazione UE per tutelare le PMI
Nell’Unione europea sono attive quasi 21 milioni di Piccole e Medie Imprese, che contribuiscono in maniera decisiva all'innovazione e alla crescita: alla loro attività va imputato l'85% dei nuovi posti di lavoro creati, occupando nel complesso circa 2/3 della forza lavoro su scala continentale.
Perciò è importante monitorare la qualità della produzione normativa europea per renderla più intelligente e amica delle piccole aziende.
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