Si continua a discutere sui compensi ai manager. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione come riporta un nostro articolo dello scorso 4 ottobre ritorniamo sull'argomento per via di una precisazione espressa dall'Amministrazione Finanziaria. Precisazione che, in fin dei conti, capovolge completamente quanto espresso dalla Cassazione. Questo il parere finale: le società , siano esse di capitali che di persone, possono dedurre i compensi attribuiti agli amministratori nel rispetto del principio di cassa e di inerenza.
E' questo il giudizio che mette la parola fine alla vivace vicenda che ha scoraggiato non pochi imprenditori. Viene superata, quindi, la sentenza della Cassazione con l'ordinanza n. 18702 grazie alla risposta fornita dall'Amministrazione finanziaria a seguito di un'interrogazione parlamentare.
Ma andiamo con ordine: il 13 giugno 2010 la Corte di Cassazione emise la sentenza 18702 disponendo l'impossibilità a dedurre i compensi corrisposti all'amministratore unico o ai membri del consiglio di amministrazione. L'Amministrazione Finanziaria, interpellata da un'interrogazione parlamentare del 30 settembre, ha espresso il proprio parere ammettendo la deduzione dei compensi attribuiti agli amministratori.
Per addivenire a tale decisione l'Amministrazione Finanziaria ha fatto riferimento al parere dell'Agenzia delle Entrate secondo il quale, in base a quanto contenuto nell'articolo 95 comma 5 del Tuir in merito ai compensi spettanti agli amministratori di società , impone, in deroga al generale principio di competenza che governa la determinazione del reddito di impresa, la deducibilità dei compensi agli amministratori secondo il principio di cassa. A conti fatti, quindi, la deducibilità del compenso presuppone la sua inerenza all'attività d'impresa secondo il principio di cui all'articolo 109, comma 5, del Tuir, inerenza che va valutata caso per caso in relazione alla specifica fattispecie considerata.
In definitiva la disposizione normativa che prevede l'applicazione del principio di cassa comporta inevitabilmente il riconoscimento al diritto alla deduzione dei compensi attribuiti agli amministratori.