E tanto tuonò che piovve: lo scorso luglio, a mitigare gli eccessi della calura estiva e delle novità , che in materia di rifiuti erano oramai prossime alla linea linea di partenza, era stata la proroga al primo ottobre per l’avvio del SISTRI, il “nuovissimo” sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Ora, si avvicina alla nuova scadenza. Tra circa un mese, infatti, moltissime aziende saranno chiamate una volta per tutte a mettersi in conformità con la nuova procedura.
Il Ministero dell’Ambiente ha infatti rimandato in autunno lo start per l’utilizzo di black box, dispositivi USB e nuovi software necessari alle aziende per “tracciare” l’intero ciclo dei rifiuti prodotti.
Decorso il termine fissato per la prima parte dell’anno per procedere con le iscrizioni al nuovo sistema, si sono infatti riscontrate ancora difficoltà nella distribuzione dei dispositivi USB e nell’installazione delle black box, queste ultime obbligatorie su tutti gli automezzi adibiti al trasporto di rifiuti.
Difficoltà che si sono ad un certo punto sommate con il passaggio dal vecchio sistema del MUD al SISTRI.
La proroga studiata dal Ministero ha anche consentito una riapertura dei termini per la registrazione di installatori abilitati, dal momento che molti automezzi non sono ancora stati adeguati per mancanza di officine autorizzate.
La tanto attesa proroga del SISTRI, più volte annunciata e fortemente auspicata sin dalla pubblicazione del provvedimento che introduceva il nuovo sistema, dopo diversi annunci e tentativi effettuati senza esito su più fronti, ha consentito dunque alle piccole e medie imprese di saltare il periodo estivo per l’utilizzo del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti consentendo un avvio più “morbido” in autunno.
La proroga ha anche rinviato l’obbligo per il primo gruppo di imprese, quelle di maggiori dimensioni, che dovevano iniziare a utilizzare Sistri già dai primi giorni di luglio ma soprattutto il secondo gruppo, dove tra l’altro si concentra il maggior numero delle micro-imprese e delle Pmi, che si sarebbe trovato a dover debuttare con il Sistri in prossimità di Ferragosto.
La proroga, infine, ha dato la possibilità ae aziende, una platea stimata in mezzo milione di imprese, di adeguare i propri sistemi informativi per la gestione dei rifiuti, alle nuove procedure scongiurando il rischio di aumento dei costi.
Le proroga del SISTRI dunque non dovrebbe aver semplicemente giovato alle imprese: probabilmente, per una volta di rivelerà un aiuto anche per la credibilità di un sistema ritenuto necessario ma estremamente complesso da gestire. Staremo a vedere alla prova del primo ottobre!