Nella partita delle semplificazioni burocratiche e delle esenzioni da imposte e contributi per promuovere la nascita di nuove imprese, soprattutto Pmi e micro imprese, il Governo adotta senza esitazioni il “modulo a zona”.
Le disposizioni contenute nel DL 78/2010 affidano al Governo la individuazione ed istituzione con un proprio provvedimento (DPCM) delle Zone a Burocrazia Zero (ZBZ) affidando nei fatti ogni potere e competenza per l’avvio di una nuova iniziativa economica ad un singolo referente pubblico individuato nel Commissario di Governo e concedendo il termine di trenta giorni per concludere l’iter amministrativo per concedere tutte le autorizzazioni necessarie. Decorsi i trenta giorni l’azienda di intenderà comunque autorizzata con la previsione del silenzio – assenso.
Le Zone a Burocrazia Zero saranno individuate, secondo la norma, nell’ambito delle Regioni del Sud Italia, e sostanzialmente si realizza immediatamente la “coincidenza” con le medesime Regioni per le quali è prevista la possibilità di riduzione a zero dell’IRAP sulle attività produttive, le cosiddette Zone a Zero IRAP (ZZI).
Ma le coincidenze non finiscono qui, se è vero che la stessa norma prevede che le ZBZ possano coincidere con le Zone Franche Urbane (ZFU) nel qual caso attribuendo al Sindaco territorialmente competente la concessione delle risorse, invero assai faticosamente individuate e destinate ai comuni in cui ne sia prevista la istituzione, per la incentivazione all’avvio delle nuove iniziative produttive avviate presso le ZBZ.
Ricapitolando, nelle zone in cui si realizzi la coincidenza tra ZBZ, ZZI e ZFU per le nuove attività produttive (imprese) che saranno avviate dal 31 maggio 2010 (entrata in vigore del DL 78/2010):
- Le Regioni potranno ridurre l’IRAP sino ad azzerare l’aliquota;
- Il Commissario di Governo sarà il singolo referente per ogni autorizzazione amministrativa necessaria all’avvio di una Pmi;
- Il Sindaco territorialmente competente potrà concedere le risorse inizialmente previste per i benefici fiscali e contributivi alle imprese avviate.
Insomma con l’adozione del “modulo a zona” il Governo si lancia (per ora solo al Sud) nella sfida nel grande gioco delle semplificazioni ed esenzioni in favore delle Pmi, ed in ogni caso è già stata annunciata l’adozione di un’ulteriore tattica per vincere questa partita, la sperimentazione dell’avvio di attività per una piccola impresa in totale autocertificazione: autentiche sforbiciate ad alzo zero contro la burocrazia e non solo un semplice gioco di sigle?