L’introduzione del SISTRI (il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti) prevede la sostituzione degli adempimenti tradizionali, sinora a carico delle aziende alle prese con la gestione dei propri rifiuti prodotti. Ossia:
- Registri di carico e scarico;
- Formulario identificativo dei rifiuti (FIR);
- Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD)
E’ chiaramente ancora in atto la transizione tra il vecchio sistema e quello nuovo, ed è evidente che il 30 aprile 2010 ci sarà l’ultimo appuntamento con la dichiarazione MUD per le imprese obbligate ad aderire al SISTRI, dal momento che il nuovo meccanismo permette la rilevazione delle movimentazioni dei rifiuti in tempo reale.
Ma sarà davvero una transizione indolore per le Pmi alle prese con una novità estremamente importante come il SISTRI? Il segreto del successo dei nuovo sistema potrebbe essere rivelato nelle modalità con cui, a fine mese, saranno dunque dichiarati i rifiuti 2009.
Ormai da diversi anni il MUD viene redatto sulla base delle specifiche dettate dal Dpcm 24 dicembre 2002 (rettificato dal Dpcm 22 dicembre 2004), nonostante le sostanziali innovazioni introdotte dal Dpcm 2 dicembre 2008, che ha rivoluzionato il Modello rendendolo una dichiarazione interamente informatica e telematica.
Un anticipo del presente? Il Dpcm, tra l’altro, rendeva complicata la vita per una miriade di piccole e micro imprese obbligate a comunicare i propri rifiuti annualmente, in modo diverso rispetto al passato.
Lo scorso anno, dunque, una norma contenuta nel D.L. 30 dicembre 2008, n. 208, (convertito nella legge 27 febbraio 2009, n. 13) ha consentito anche per la dichiarazione 2009, per i rifiuti prodotti nel 2008, l’utilizzo del “vecchio modello”.
Il passaggio di testimone tra MUD e SISTRI, per l’anno 2010, si annuncia con qualche complicazione alla luce del fatto che, stante la normativa vigente, e fatto salvo un intervento dell’ultima ora da parte del legislatore, le imprese saranno chiamate a fare il loro ultimo MUD secondo le nuove modalità previste appunto dal Dpcm 2 dicembre 2008.
La questione desta perplessità da parte delle piccole e micro imprese che si trovano nel bel mezzo di due sistemi che sembrano, in questa circostanza, distanti dalle semplificazioni annunciate (ed auspicate) in tema di gestione dei rifiuti.
Le Pmi, insomma, si lasceranno alle spalle il vecchio sistema adottando “in calcio d’angolo” nuove regole per fare una dichiarazione che poi sarà abbandonata per far posto al “nuovo” SISTRI?