Censimento 2011, il quadro normativo

di Stefano Gorla

16 Novembre 2011 13:00

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Fra le innovazioni del Censimento 2011, una normativa europea per garantire tempestività e comparabilità dei dati prodotti dai diversi Stati membri e offrire informazioni a grandi livelli di dettaglio territoriale.

Si potrebbe dire che censimento 2011 è il primo con regole europee. Perchè per la prima volta nella storia il censimento è soggetto a una normativa europea, per la precisione il Regolamento (CE) N. 763/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008. Ma il quadro normativo che sta dietro a un censimento è più complesso. Questo censimento 2011 è regolamentato dall’Unione Europea e da norme nazionali.

La normativa europea comprende:

  1. Il già citato Regolamento (CE) N. 763/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 relativo ai Censimenti della popolazione e delle abitazioni.
  2. Regolamento (CE) N. 1201/2009 della Commissione del 30 novembre 2009 recante attuazione del Regolamento (CE) N. 763/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche tecniche delle variabili e delle loro classificazioni.
  3. Regolamento (CE) N. 519/2010 della Commissione del 16 giugno 2010 recante le specifiche sulla diffusione dei dati.

Il Regolamento indicato al punto 1 ha disposto l’effettuazione del Censimento da parte di tutti gli Stati membri e ne ha indicato le modalità di svolgimento, mettendone in rilievo il carattere obbligatorio. Con il successivo Regolamento al punto 2 la Commissione Europea ha stabilito le specifiche tecniche per le variabili dei censimenti e le loro classificazioni.

Il rinvio al Regolamento europeo al punto 1 significa inoltre che la raccolta dei dati è basata sui criteri definiti dalla United Nations Economic Commission for Europe (“Conference of European Statisticians Recommendations for the 2010 Censuses of Population and Housing”).

E veniamo alla normativa italiana che si compone dei seguenti provvedimenti:

  1. D.Lgs 6 settembre 1989, n. 322;
  2. art. 50 del Decreto Legge 31 maggio 2010 n.78 convertito con modificazioni in Legge 30 Luglio 2010, n. 122.
  3. Piano Generale di Censimento (PGC) adottato con delibera del Presidente dell’Istat (Deliberazione n. 6/Pres. del 18.02.11).
  4. DPCM 31 marzo 2011 di approvazione del PSN 2011-2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 2 agosto 2011.

I punti 1 (art.7) e 4 sostengono l’obbligo di risposta delle rilevazioni inserite all’interno del Programma Statistico Nazionale (PSN).