La Conferenza della Repubblica

di Stefano Gorla

5 Ottobre 2011 11:00

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Con un disegno di legge delega il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, quasi in sordina, nel giugno 2011, all'istituzione della Conferenza della repubblica, che ingloba le attuali conferenze. I rilievi sui poteri sostitutivi.

Nel 2011, con l’entrata in vigore della Riforma del Titolo V della Costituzione, la Corte costituzionale ha riconosciuto al sistema delle Conferenze un ruolo sempre più qualificato ai fini della predisposizione di direttive fondate sul principio della leale collaborazione interistituzionale.

Il disegno di legge approvato prevede che la nuova Conferenza della Repubblica:

  • Sia  composta da due Sezioni, la prima “Sezione Stato e Regioni” competente per le questioni di esclusivo interesse regionale, l’altra “Sezione Stato e Autonomie Locali” per quelle di esclusivo interesse delle autonomie locali.
  • Sia formata dalla presenza dei ministri interessati, dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, del presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni italiani) e del presidente dell’UPI (Unione delle Province d’Italia), nonché di rappresentanti delle autonomie locali costituzionalmente previste designati dalle associazioni maggiormente rappresentative, in modo da assicurare un’adeguata rappresentatività delle comunità territoriali, tenendo conto delle caratteristiche e socio-economiche e geomorfologiche.
  • Sia presieduta dal presidente del Consiglio dei Ministri.
  • Confermi le sessioni comunitarie delle attuali Conferenze in riferimento al Trattato di Lisbona.

Al fine di ottimizzare i lavori della Conferenza e delle Sezioni, si prevede:

  • L’istituzione di commissioni permanenti di carattere politico e suddivise per settori, con la funzione di manifestare pareri per la successiva deliberazione della Conferenza.
  • L’introduzione di una disciplina della fase istruttoria, sia delle sedute della Conferenza della Repubblica che delle Sezioni, attraverso riunioni tecniche preparatorie, dalla cui conclusione è possibile fissare gli argomenti all’ordine del giorno della Conferenza e delle Sezioni.
  • La costituzione di workgroup nell’ambito della Conferenza e delle Sezioni, con compiti di approfondimento istruttorio sia di carattere tecnico che politico.
  • La costituzione di un unico ufficio di segreteria.