Attesa per oggi l’approvazione in Consiglio dei ministri della manovra. La bozza presentata dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha subito nuove modifiche nel tentativo di rispettare i moniti europei, ma le polemiche non si placano. A temere forti effetti negativi sono in primis le famiglie.
Nell’ordine del giorno potrebbe comparire anche il decreto rifiuti per l’emergenza a Napoli, Berlusconi spera in un accordo tra la Lega e le Regioni che potrebbe arrivare nel corso dell’incontro di cruciale importanza convocato subito prima del CdM a Palazzo Chigi.
Tornando alla bozza della manovra sembra confermata la nuova tassa sulle auto di media-alta cilindrata, ovvero quelle che superano i 125 chilowatt; le nuove imposte al 35% per le operazioni finanziarie; un’imposta di bollo dello 0,15% sulle transazioni finanziarie; l’innalzamento a 65 anni per l’età pensionabile delle donne a partire dal 2030 e con un periodo transitorio in cui l’innalzamento sarà progressivo (dal 2015).
Arriva poi lo “stop” ai giochi in denaro per i minorenni, ai quali nonsarà più consentito partecipare ai giochi pubblici con vincita in denaro. Pena la «sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5 a 20.000» per i titolari dell’esercizio commerciale o del locale che non rispettino la norma o addirittura la chiusura dell’attivitaà da 10 fino a 30 giorni.
Per quanto riguarda il Bingo a distanza il regolamento verrà emanato entro il 30 settembre e definirà «gli importi del diritto di partecipazione, del compenso del concessionario e le modalità di versamento, da parte di quest’ultimo dell’aliquota di imposta unica, stabilita in misura pari al 10% delle somme giocate».
Sempre sul fronte del gioco la Social card finanziata dal gioco prevederà finanziamento della social card una percentuale ancora allo studio «delle spese annue sostenute per la pubblicità dei prodotti di gioco». Inoltre sono in arrivo multe salatissime, da 20 a 50 mila euro, e la reclusione da tre a sei anni sulle scommesse clandestine, sportive o non sportive.
Dovrebbero invece essere cancellate le misure riguardanti l’aumento dell’Iva; la riscossione coattiva delle quote latte da parte di Equitalia; l’aumento dei contributi previdenziali dei lavoratori con contratto di collaborazione dal 26,7 al 33%.