Sono 20 le misure cautelari personali e patrimoniali che i Carabinieri e la Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito, su delega della Procura di Napoli nei confronti di altrettanti finti invalidi.
Nello specifico, si tratta di un ulteriore sviluppo delle attività investigative che finora hanno portato all’arresto da parte dei carabinieri di 131 persone ed al sequestro di beni per alcuni milioni di euro.
Le attività investigative si riferiscono ad una vera e propria associazione a delinquere, che produceva e falsificava la documentazione necessaria per ottenere le pensioni di invalidità e le varie indennità di accompagnamento per invalidi a persone che tuttavia non ne avevano alcun diritto.
Nella fattispecie dal 2004 ad oggi, le persone nei cui confronti sono state eseguite le misure, sono accusati di aver truffato all’INPS complessivamente oltre 1.100.000 euro.
Una vera e indegna piaga, che favorisce persone senza scrupoli capaci di approfittare delle problematiche legate ai controlli dello Stato per ottenere ingenti vantaggi economici. Ovviamente a scapito di chi invece invalido lo è davvero, che magari deve attraversare una lunga e incerta trafila burocratica prima di arrivare al tanto desiderato sostegno finanziario.
La vera problematica è che il nemico in questo caso è su tre fronti: il primo è quello dell’organizzazione criminale che favorisce la produzione di documenti falsi, il secondo è quello di professionisti e funzionari accondiscendenti, il terzo è quello del falso invalido che vuole approfittare (e spesso vi riesce) della situazione.