Oltre 15 milia amministrazioni pubbliche su 22.036 hanno risposto nel 2010 alle legge 104, attraverso la quale 206.000 pubblici dipendenti hanno usufruito complessivamente di 3.692.303 giornate lavorative. Sono stati 488.955,76 permessi personali e 3.203.347,24 pemessi per assistenza a parenti o affini, che rappresentano ancora un dato parziale reso disponibile mediante una nota del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione.
Mancano all’appello 5.245 pubbliche amministrazioni che devono ancora completare l’inserimento dei dati, mentre ulteriori 6.733 devono provvedere ancora alla prima comunicazione delle informazioni.
Dai dati attulmente giunti al Ministero, sulla base di una media retributiva dei dipendenti (pari a 33.000 euro/anno su 220 giornate lavorate all’anno) la stima dei costi evidenzia un totale di 553.845.450 euro, che potrebbe facilmente giungere al miliardo grazie ai dati che perverranno dalle PA mancanti.
Fatte le dovute proporzioni, dei circa 3,5 milioni di dipendenti pubblici si può dire che complessivamente 30.000 dipendenti pubblici non ha mai lavorato perché in permesso ex lege 104. Un dato estremamente significativo, che evidenzia la presenza di innumerevoli abusi e che ha determinato la necessità di un monitoraggio più stringente per agevolare la fruizione di un giusto diritto, ma solo per i veri disabili e le loro famiglie.
Si prevede che i dati raccolti possano essere pubblicati, con il dettaglio della singola amministrazione, nella sezione “Operazione trasparenza” del sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.