Quarto Conto Energia, parte il tavolo al ministero

di Barbara Weisz

15 Marzo 2011 12:20

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Oggi le parti allo Sviluppo Economico per discutere del Decreto Rinnovabili che pone fine agli incentivi. Intanto l'emergenza giapponese riaccende in tutto il mondo il dibattito sul nucleare.

Come si vede, una semplice convenzione, che però si inserisce in un quadro che vede il governo al centro di forti polemiche in materia di energie rinnovabili. Il blocco del conto energia previsto dal decreto viene visto da molti, a partire dalle aziende del settore, come un blocco degli investimenti che erano decollati in Italia sull’onda degli incentivi.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, nei giorni scorsi ha dichiarato che «nel giro di un paio di settimane daremo certezze al settore». Nelle prossime ore si conosceranno i primi risultati del confronto fra il governo e le parti (convocati i rappresentanti di banche, aziende del settore, gestori di rete e associazioni dei consumatori).

Nel frattempo si surriscalda in Italia, come in tutto il resto del mondo, il dibattitto sull’energia e in particolare sui rischi legati all’atomico, sull’onda del disastro giapponese.

Nelle ultime ore il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha ribadito a più riprese che l’Italia intende andare avanti sulla strada del nucleare. Il dibattito si accende anche in vista della scadenza referendaria del prossimo mese di giugno.

Ma l’attenzione non è alta solo in Italia. Dalla Germania, il cancelliere Angela Merkel ha dichiarato l’intenzione di riesaminare la questione della sicurezza delle centrali atomiche. La Francia, pur sottolineando l’alto livello di attenzione con cui segue gli sviluppi dell’emergenza nipponica e il relativo dibattito sui rischi nucleari, ha ribadito di non avere intenzione di abbandonare il nucleare e ha sottolineato la sicurezza delle proprie centrali. E da alcune capitali europee, per esempio Vienna, arriva la richiesta di prevedere una sorta di stress test per verificare la sicurezza delle centrali presenti sul Vecchio Continente.

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