I giornalisti italiani sono chiamati ad una forma di protesta straordinaria che si esprimerà in un “rumoroso silenzio” dell’informazione nella giornata di domani venerdì 9 luglio, contro le norme del cosiddetto ddl intercettazioni.
Si tratta di un’iniziativa della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), il sindacato unitario dei giornalisti italiani, che vuole manifestare il dissenso di tutta la categoria nei confronti di una norma che, qualora venisse approvata, limiterebbe il diritto dei cittadini a sapere come procedono le inchieste giudiziarie.
«Quanti lavorano nel settore della carta stampata – si legge nella nota del sindacato – si asterranno dalle prestazioni nella giornata di oggi giovedì 8 luglio, per impedire l’uscita dei giornali nella giornata di venerdì. Tutti gli altri, giornalisti dell’emittenza nazionale e locale, pubblica e privata, delle agenzie di stampa, del web, dei new media e degli uffici stampa non lavoreranno nella giornata di venerdì».
«Freelance, collaboratori e corrispondenti – prosegue la nota – si asterranno dal lavoro secondo le modalità previste per la testata presso la quale prestano la loro opera. I giornalisti dei periodici, infine, si asterranno dal lavoro domani venerdì 9 luglio, ma assicurando, già da ora, la pubblicazione sui numeri in lavorazione delle proprie testate di comunicati sulle motivazioni della giornata del silenzio».
Il silenzio è “rumoroso” perché evidenzia i tanti silenzi quotidiani che il “ddl intercettazioni” imporrebbe se passasse con le norme all’esame della Camera, imposte sin qui dal Governo e dalla maggioranza parlamentare.