Dal primo luglio le tariffe di roaming per i cellulari, sia quelle applicate per il traffico voce, sia quelle per il traffico dati, scenderanno ulteriormente, con un taglio complessivo dei costi pari al 73% rispetto alle tariffe del 2005.
A stabilirlo è stata la Commissione europea che ha imposto un tetto massimo alle chiamate effettuate dall’estero pari a 39 centesimi al minuto Iva esclusa contro gli attuali 43 (-10%). Per quanto riguarda il costo della ricezione di telefonate, sempre in roaming, il prezzo massimo da pagare sarà pari a 15 centesimi contro i 19 di oggi (-20%).
Lo scambio dati, quindi anche la navigazione su Internet, sempre in roaming, si gioverà di uno sconto di 20 centesimi per Megabyte e di un meccanismo di “opt-in” per superare il limite massimo di 50 euro di traffico imposto di default dall’operatore.
L’utente riceverà inoltre un avvertimento al raggiungimento dell’80 per cento del volume di scambio dati stabilito. L’unica tariffa a rimanere invariata sarà quella degli sms.
La commissaria Ue all’agenda digitale, Neelie Kroes è determinata a rendere il mercato europeo delle telecomunicazioni più competitivo e trasparente. «Non ci saranno più “bollette da infarto” per i turisti o per chi viaggia per affari dopo aver navigato su internet con gli smart phone o con i portatili mentre erano all’estero», ha affermato.
Il 30 giugno del 2009, l’Ue aveva già varato un provvedimento per imporre a tutte le compagnie telefoniche europee un solo listino valido per le chiamate in roaming. I costi unificati erano scesi a 49 centesimi per il traffico voce in uscita e a 24 per quello in entrata. Durante il 2009 si è arrivati a 43 e 19. Da domani l’ennesimo taglio che testimonia il serio operato dell’Ue in materia.