Le tecniche legislative in Italia

di Alfredo Bucciante

Pubblicato 31 Marzo 2010
Aggiornato 26 Gennaio 2023 15:24

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Un quadro generale sullo stato della normazione nel nostro paese e sulle iniziative per migliorarla

A tal proposito, nei nuovi statuti regionali il problema è in alcuni casi affrontato direttamente, con delle esplicite raccomandazioni orientate alla buona scrittura normativa. In altri casi il problema viene semplicemente ignorato. Ancora, in altre ipotesi si rinvia al regolamento consiliare il compito di dettare limiti e modalità nel rispetto della buona tecnica legislativa. Tornando ai manuali, uno degli strumenti è quello delle checklist, cioè elenchi di domande tipici delle procedure tecniche composte da varie fasi. Si adattano molto bene alla stesura di disposizioni normative, perché permettono di individuare per tempo eventuali errori o punti deboli.

Dato il loro carattere flessibile, possono riguardare sia gli aspetti più formali, per verificare ad esempio che tutte le elencazioni siano fatte bene, sia quelli sostanziali, come ad esempio i rapporti di abrogazione di una norma con le altre. Anche l’Unione Europea dimostra di dedicarsi a questo problema. In particolare, è da segnalare una Guida Pratica comune, reperibile online. Anche in questo caso però manca un atto forte, o meglio, sovraordinato, che possa garantire il pieno rispetto delle regole contenute nel manuale.

Un accenno merita l’informatica, che può ovviamente venire in aiuto in vari momenti. Più che altro, attualmente sta offrendo possibilità di ricerca notevoli, e quindi si situa in una fase successiva rispetto alla produzione normativa. Ma ci sono anche studi che permettono di applicarla alla fase della vera e propria redazione, attraverso attività meta-documentali che possano essere di ausilio al legislatore. Programmi che si integrano ai programmi di videoscrittura, e in maniera simile rispetto a quanto visto per le checklist creano un procedimento di interrogazione dalla macchina all’uomo.

In conclusione, il principale problema che si trovano ad affrontare le iniziative di buona tecnica legislativa è quello, già diverse volte accennato, della cogenza delle norme. E cogenza significa anche, da un punto di vista pratico, in che forma e in che modo essere in grado di sanzionare il legislatore che non rispetti tali regole. Provengano dal legislatore regionale, nazionale o comunitario, questo problema si inserisce nel delicato equilibrio tra esercizio dei poteri democratici ed esigenza di una chiarezza normativa.