Un’offerta commerciale, wiPhone, che porta la telefonia VoIP sui cellulari sfruttando il Wi-Fi. Niente di nuovo se non il fatto che tale opportunità viene associata con una numerazione non geografica unica, disponibile tutte le volte che il software wiPhone è attivo, sia su Pc che sul proprio smartphone.
La convenienza di tale offerta è in realtà legata alla disponibilità di un collegamento ad Internet senza fili, ma Renato Soru, amministratore delegato di Tiscali, dati alla mano, spiega che il 50% delle chiamate vengono fatte dentro le mura domestiche, in ufficio o comunque, in spazi chiusi dove, nella maggior parte dei casi c’è un’antenna Wi-Fi.
In effetti, i sistemi finora adottati dagli utenti per sfruttare le potenzialità e la convenienza del Voice over IP sul cellulare (Skype, Fring, solo per citarne alcuni) sono anch’essi impiegati, nella maggior parte dei casi, in ambiti privati. Ma a frenare l’utilizzo del Voip nomadico non è tanto la complessità degli strumenti o la loro reperibilità quanto la normativa italiana sulla diffusione di hotspot ad accesso libero.
La cosiddetta legge “Pisanu” antiterrorismo impone infatti che chiunque offra connettività internet in luoghi pubblici, identifichi e tenga memoria dei dati dell’utente, di quelli sull’ora di utilizzo e sul tipo di traffico generato.
L’iniziativa di Tiscali, da questo punto di vista, potrebbe essere una soluzione, poichè la Sim card del telefono e il numero nomadico da cui parte qualunque traffico sia voce che dati, identificano già l’utente connesso. La Pisanu, insomma, potrebbe non essere più un problema.
Certo, a questo punto bisognerebbe ricominciare a diffondere l’idea dell’hot-spot pubblico in funzione delle semplificazioni create da servizi come quello di Tiscali (tra l’altro Soru provoca gli altri operatori dicendo di copiare tranquillamente la sua idea), ma intanto ci sarebbe una buona base di potenziali utenti interessati ad allargare i propri confini di comunicazione.
Da notare che il decreto Pisanu scadrà a dicembre di quest’anno e che le precedenti scadenze sono state però sempre prorogate a causa del livello di allerta per la sicurezza sempre molto alto. Intanto, fa notare Soru, le Autorità nazionali non possono certo intervenire sull’utilizzo del Wi-Fi nelle singole abitazioni o negli uffici, quindi, almeno in questo caso: via libera al risparmio con il Voice over Ip.