L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato gli operatori Vodafone e Fastweb per pratiche commerciali scorrette. Non è la prima volta che i due colossi delle telecomunicazioni vengono accusati dall’Antitrust di comportamenti non del tutto trasparenti nei confronti dei propri clienti.
Nella fattispecie Fastweb, già sanzionato per pubblicità ingannevole, avrebbe avuto un atteggiamento ostruzionistico verso i clienti che volevano passare ad un altro operatore. La multa comminata all’operatore è pertanto stata innalzata da 90mila a 120mila euro.
Per quanto riguarda Vodafone invece, i provvedimenti, per un totale di 440mila euro sono stati applicati sia per aver ostacolato la migrazione delle utenze dei propri clienti verso altri operatori sia per una pratica di telemarketing non trasparente.
La multa inflitta è stata quindi ridotta di 60mila euro, in quanto l’azienda “ha spontaneamente adottato misure volte a migliorare significativamente l’informativa nei confronti dei clienti finali” prima della fine dell’istruttoria.
L’Antitrust, in agosto, aveva colpito anche l’ex monopolista Telecom Italia, elevando multe per un totale di oltre 600 mila euro. Il motivo? Sempre lo stesso, ossia l’indebito impedimento ai propri clienti per il passaggio da Telecom Italia (con i propri marchi Tim, Alice, ecc.) a gestori alternativi.
L’Aduc (Associazione dei diritti degli utenti e dei consumatori) ha avviato da tempo una campagna per l’innalzamento a 10 milioni di euro come sanzione massima per i casi di questo genere. L’associazione fa notare infatti come la cifra apparentemente alta di 600 mila euro complessivi, rappresenta un’inezia (lo 0,003 per cento) rispetto al fatturato 2008 di 22 miliardi di euro dell’operatore di telecomunicazioni.