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Ma non è tutto: fra le proposte dell’Ue vi è quella che auspica la creazione di un “mercato unico” sul web, uniformando a livello europeo l’accesso a prodotti e servizi tra i vari stati, a condizioni commerciali euque. Così, acquistare un prodotto o anche un bene immateriale su un sito italiano o di un altro paese membro non avrebbe alcuna differenza, garantendo in ogni caso la massima trasparenza al momento dell’acquisto.
È quanto ha affermato il Commissario europeo per la Società dell’Informazione e dei media, Viviane Reding: «All’interno dell’UE, i diritti dei consumatori online non dovrebbero dipendere dalla sede di una società o di un sito web. Le frontiere nazionali non dovrebbero più complicare la vita dei consumatori europei che decidono di acquistare un libro online o di scaricare una canzone da Internet». E aggiunge: «Nonostante i progressi compiuti, dobbiamo garantire che anche sul web vi sia un mercato unico per i cittadini e per le imprese».
Oltre alla guida per chi fa shopping online, il commissario Reding e quello alla Protezione dei consumatori Maglena Kuneva, hanno inoltre annunciato le prossime azioni per rendere la vita degli utenti del web più sicura: misure restrittive sullo spam, che vede l’Italia al primo posto in Europa per diffusione, l’abbattimento delle barriere nazionali al commercio di file musicali grazie all’introduzione di una licenza europea e infine un’armonizzazione delle regole per le copie di prodotti coperti da copyright, che attualmente sono diverse da Stato a Stato.