Il telemonitoraggio e la teleradiologia
Il testo europeo illustra le due applicazioni più diffuse: il telemonitoraggio, il cui scopo è quello di monitorare le condizioni di salute del paziente a distanza mentre la teleradiologia consente la diffusione elettronica di immagini radiografiche da un luogo (anche nazioni) ad un altro per consultazioni, valutazioni, con concorsi di professionalità plurispecialistiche. Per le malattie del cittadino, il telemonitoraggio assume un valore di grande utilità e praticità. Con semplici strumenti elettronici, portatili e/o indossati, tramite anche con il concorso del paziente o di chi l’assiste (familiare, badante) si possono controllare indicatori fisiologici come il peso, la pressione sanguigna, la glicemia, per analizzare il decorso di patologie croniche e molto diffuse (es. diabete). Il paziente collabora, condivide il servizio, ne viene tutelata la privacy e i dati possono essere letti da un team di medici con un maggior valore diagnostico. Il tutto restando comodamente a casa: meno burocrazia, meno code agli sportelli, minor presenza in ospedale con notevoli vantaggi psicologici e per la società anche un risparmio economico (la minor deospedalizzazione).
Le esperienze fatte in varie strutture sanitarie in collaborazione con le varie ASL (ultima quella dell’ASL 1 di Napoli su 1500 pazienti cardiologici) hanno dimostrato un’ottima percentuale di adesione da parte dei malati e buoni risultati di servizio. Certo tale metodologia, come del resto tutte le innovazioni collegate all’ICT, comporta nuovi assetti nei servizi ospedalieri, redigere nuovi protocolli (forse la parte più delicata) per il trattamento di dati fortemente sensibili e codici di sicurezza informatica, con l’uso di software che siano di facile utilizzo (magari tali interventi potrebbero essere correlati da interventi formativi inseriti nei percorsi didattici del profilo delle badanti, qualificandone il servizio e rendendolo più trasparente). Sicuramente se tali vantaggi fossero anche valutati in termini economici, si può affermare che ne deriverebbero vantaggi anche per l’industria del settore, con un aumento dell’occupazione qualificata. La teleradiologia è figlia anche dello sviluppo delle immagini digitalizzate e consente anche di ridurre le liste di attesa per esami complessi e quindi di offrire servizi rapidi e di qualità.
Le azioni di supporto della Unione Europea
La Commissione appoggia le iniziative dei singoli Stati membri e individua tre linee di intervento che possono facilitare una diffusione di tale nuovo servizio sanitario:
- Creare la fiducia nella telemedicina fra i pazienti e sviluppare le collaborazioni dei professionisti e delle strutture sanitarie;
- Dare chiarezza sulle norme giuridiche;
- Superare le difficoltà tecniche e rendere competitivo il mercato industriale.