Giustizia, ICT a supporto di giudici e avvocati

di Alessia Valentini

11 Marzo 2009 09:00

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Già da qualche anno sono in programma interventi finalizzati allo sviluppo di servizi informatici a supporto della giustizia. Entro il 2009 in vigore nuove misure

Gli interventi finalizzati allo sviluppo di servizi per gli utenti della giustizia, oggetto dell’intesa, sono i seguenti:

  1. Notificazioni telematiche delle comunicazioni e degli atti processuali ad Avvocati e ausiliari del giudice. Per la fine del 2008 era previsto l’avvio dei servizi in 8 tribunali mentre per la fine del 2009 il servizio dovrebbe essere attivo in tutti i tribunali;
  2. Rilascio telematico di certificati giudiziari e aumento degli sportelli sul territorio dove gli utenti possono richiedere i certificati. Per il 1° semestre 2009 il servizio deve essere attivo per il Casellario in tutti gli uffici giudiziari ed entro il 2008 il servizio dovrebbe essere stato attivo presso Consolati e gli altri sportelli;
  3. Trasmissione telematica delle notizie di reato tra forze di polizia e procure della Repubblica. Entro il 2008 ne era prevista l’attivazione nella procura di Napoli ed entro il 2009 in tutte le altre Procure;
  4. Registrazione telematica degli atti giudiziari civili presso l’Agenzia delle Entrate. Nel 2008 è stato attivato presso il tribunale di Milano ed entro il 2009 presso tutti gli altri Tribunali;
  5. Accesso pubblico via rete alle sentenze ed ai dati dei procedimenti in attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). A tal fine è necessario distrettualizzare le sale server e in particolare la roadmap entro il 2° trimestre 2009. Inoltre, entro il 2009 le prime 10 sale dovranno essere allestite mentre entro il 2010 dovranno essere terminate tutte e 30 le sedi previste.

Nel protocollo sono previsti poi una serie di «interventi interventi finalizzati alla razionalizzazione, evoluzione messa in sicurezza delle infrastrutture tecnologiche, dei sistemi informatici e della rete di telecomunicazione della giustizia prevedono tre distinte soluzioni in funzione del tipo di utenza cui si rivolgono». Per favorire la trasmissione telematica delle notizie di reato e di altri flussi di comunicazione di interesse della giustizia è previsto il ricorso al Sistema Pubblico di Connettività (SPC), ovvero all’adeguamento delle reti di comunicazione fra procure, tribunali e sedi giudiziarie a banda larga mediante l’utilizzo di fibra ottica. Infine è previsto il ricorso ai sistemi VOIP per consentire un ulteriore risparmio economico ed un recupero dell’efficienza nella comunicazione telefonica. Ovviamente come conseguenza tutte le infrastrutture tecnologiche degli uffici giudiziari saranno potenziate, per renderle più funzionali alle esigenze degli utenti, garantendo contestualmente alla sicurezza prevista anche un’adeguata formazione dei soggetti coinvolti.

I tempi di intervento riguardano principalmente l’anno 2009 e il primo trimestre del 2010 per un investimento totale di circa 110 milioni di Euro. Non mancano comunque le perplessità: ad esempio Claudio Castelli, il referente per i progetti di innovazione del Tribunale di Milano, mostra perplessità riguardo al progetto di esternalizzazione delle sale server. Sostanzialmente l’ipotesi di outsourcing delle sale, portandole fuori del Palazzo di giustizia, apre il fianco a problemi di sicurezza e riservatezza dei dati. Ovviamente a fronte di una “iniezione tecnologica” si pone sempre il problema della riorganizzazione del lavoro e della formazione del personale che deve procedere di pari passo al processo di informatizzazione. Certamente per il passaggio al processo operativo saranno necessari dei controlli ravvicinati e puntuali. È prevista infatti la creazione di una commissione mista di sei membri che dovrà sovrintendere al progetto, stilare il progetto esecutivo ed individuare i responsabili di progetto nonché determinare le singole fasi realizzative per ciascun progetto.