Secondo uno studio dell’Istituto nazionale del consumo francese del 2006, ogni venti mesi diventano inservibili tra i 48 e i 51 milioni di caricabatteria per telefoni cellulari, uno spreco, dovuto ai continui cambiamenti dei dispositivi di alimentazione, che ha avuto, negli anni, un notevole impatto economico ed ambientale.
L’indagine condotta in Francia ha suscitato l’interesse dell’eurodeputato dei Radicali, Marco Cappato, che ha formulato un’interrogazione alla Commissione Europea sulla questione dell’abuso dei produttori di telefonini e sul problema dell’interoperabilità fra i caricabatteria di marche diverse.
«Anche se le batterie non hanno tutte la stessa tensione e la stessa capacità ? ha dichiarato Cappato – e nonostante anche la loro composizione chimica possa essere diversa, è possibile progettare, ad esempio, un numero limitato di modelli di caricabatteria quasi universali».
Ad occuparsi della proposta è il commissario per l’industria, Gunter Verheugen che ha già avviato la procedura di armonizzazione invitando l’Associazione europea delle Tic, a preparare una posizione comune per la fine del 2008, da attuare nei prodotti entro il 2009-2010. Successivamente si procederà con l?«elaborazione un mandato ufficiale di normalizzazione della Commissione che, dopo consultazione delle parti interessate, sarà inviato alle organizzazioni europee di normalizzazione (Oen) nel 2009».
Il Commissario si è infine detto propenso all’adozione dello standard USB per unificare l’interfaccia dell’adattatore di potenza. Con questo provvedimento, nel giro di un anno il caricabatterie sarà acquistabile separatamente e i produttori di telefonia mobile dovranno uniformarsi al modello universale.