Mentre in Italia esplode il boom di Facebook, (solo nel mese di agosto sono stati 1.369mila i visitatori, +961% in un anno) a Strasburgo viene approvata una risoluzione dalle Autorità di 78 paesi, tra i quali anche l’Italia, che stabilisce nuove regole per la privacy che Facebook e gli altri social network dovranno rispettare per non incorrere in sanzioni.
In occasione della 30ma Conferenza internazionale delle Autorità per la protezione dei dati personali svoltasi a Strasburgo ed intitolata "Proteggere la privacy in un mondo senza confini", i Garanti hanno messo nero su bianco una serie di norme per il rispetto della privacy degli utenti di Internet.
Nel dettaglio le reti sociali come Facebook, MySpace, LinkedIn, NetLog e altri non potranno più permettere ai motori di ricerca di indicizzare le informazioni dei rispettivi iscritti.
Le "piazze virtuali" sono infatti ricche di dati sensibili che devono essere inibiti ai motori di ricerca a meno che non sia l’utente a dare il consenso per l’accesso ai dati. In questo modo Google e Yahoo e tutti gli altri motori di ricerca non potranno fare incetta di dati personali.
Tra le altre regole imposte a provider e social network un’informazione
diffusa a tutti gli utenti relativamente ai rischi legati alla pubblicizzazione
dei dati privati; inoltre il profilo integrale dell’utente iscritto al social
network sarà visibile solo dagli altri iscritti al network.
Tra le misure di sicurezza l’assemblea dei Garanti suggerisce anche di
iscriversi con un nickname e non con il nome reale.
Pare infatti che i dati di tipo sensibile che rivelano gusti e preferenze,
possono ad esempio essere utilizzati dai selezionatori per valutare
l’affidabilità di un candidato per un posto di lavoro.