L’antitrust dell’Unione europea ha aperto un fascicolo sull’accordo da 800 milioni di dollari tra Google e Yahoo per verificare se l’intesa riduca o meno la concorrenza nel mercato dell’advertising online.
La denuncia è partita dall’associazione americana “World association newspapers” e dall’Ana, l’associazione nazionale degli inserzionisti USA che raccoglie 400 aziende e che è preoccupata dal fatto che l’intesa tra i due big di Internet consegnerebbe a Google e Yahoo il 90% del mercato dell’advertising sul web.
Indipendentemente da ciò la base legale dell’inchiesta poggierebbe sull’articolo 81 del trattato, quello che garantisce appunto la libera concorrenza dei mercati.
Il portavoce dell’autorità europea contro i monopoli Jonathan Todd ha affermato che il commissario europeo al libero mercato Neelie Kroes ha messo sotto esame l’accordo dei due colossi di Internet. Si tratta di un accordo limitato a Canada e Usa, ma che potrebbe essere esteso in futuro: «Non sappiamo ancora se (l’accordo) e’ un problema: stiamo analizzando il caso, e ne trarremo le conclusioni opportune».
Se nell’inchiesta del Dipartimento di Giustizia americano, Google e Yahoo risultassero colpevoli di aver violato la legge antitrust, dovrebbero sborsare una sanzione pari al 10% del loro fatturato.
Per Yahoo l’accordo rappresenta uno scudo anti Microsoft, per evitare di essere obbligata ad accettare l’Opa (ormai ritirata) di Microsoft. Se l’intesa naufragasse, proprio per intervento dell’Antitrust, però, il finanziere miliardario Carl Icahn, nel board di Yahoo da luglio, premerebbe per far tornare Yahoo al tavolo delle trattative con Microsoft. Un’eventualità che Google vuole esorcizzare.