Il Piano industriale per la PA

di Enza La Frazia

9 Luglio 2008 09:00

Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione ha pubblicato le linee programmatiche per rendere innovativo e moderno il settore pubblico italiano

Nuove tecnologie nella strategia per l’innovazione

Le nuove tecnologie giocano un ruolo cruciale per la modernizzazione e l’innovazione nel settore pubblico.
Il nodo della strategia è la diffusione capillare della Banda Larga; la scarsa copertura territoriale delle reti ad alta velocità impone purtroppo ancora delle notevoli barriere fisiche alla diffusione della Società dell’Informazione.
Barriere che, per molte fasce di popolazione, sono anche culturali: si pensi agli anziani o alle persone scarsamente scolarizzate. Ciò che è peggio, barriere culturali sopravvivono ancora in molte amministrazioni, che continuano ad adottare i tradizionali metodi di gestione cartacea delle pratiche e delle incombenze. Per risolvere questi gravi problemi, si auspica l’introduzione di efficaci programmi di formazione tanto per i privati cittadini, quanto per i dipendenti pubblici, i quali dovranno contribuire alla diffusione delle procedure informatiche, che, punto indispensabile per una effettiva innovazione nell’ambito pubblico, devono soppiantare del tutto l’utilizzo della carta stampata.

Tutto ciò risulta necessario per permettere al nostro Paese di competere con il resto dei membri della Comunità Europea, che in molti casi ci superano per dinamismo e digitalizzazione, nonché con lo scenario internazionale creato dal processo di globalizzazione. Nonostante l’Italia sia giunta a promulgare una raccolta sistematica di provvedimenti di legge in materia di nuove tecnologie nella Pubblica Amministrazione quale il Codice dell’Amministrazione Digitale (D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82) e abbia attuato parte delle prescrizioni in esso contenute attraverso il Sistema Pubblico di Connettività (o SPC., istituito con il D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 42), l’attività concreta delle singole amministrazioni è risultata scoordinata e caratterizzata da sprechi e duplicazioni.

Allo stato attuale, pochissimi servizi pubblici online permettono di concludere l’intera procedura per via telematica, senza rivolgersi ad un ufficio amministrativo. Molte amministrazioni si limitano a fornire modelli e documenti, senza nessun tipo di interattività con l’utente. Questa situazione, secondo il parere del Ministro, è causata dalla mancanza di un’impronta direttrice unica che si occupi delle funzioni di indirizzo e supervisione dei progetti, che rimangono scoordinati e poco orientati alle esigenze del cittadino: occorre quindi, riorganizzare gli apparati ministeriali preposti alla digitalizzazione (in primis il Dipartimento Innovazione e Tecnologie, o DIT, ed il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, o CNIPA), facendo di esse la vera “cabina di regia” per l’introduzione della tecnologia.