La Finanziaria 2008 (art. 1, commi da 209 a 214) contiene una prescrizione di non poco rilievo per le aziende italiane: è, infatti, stabilito a loro carico l’obbligo di utilizzare la fattura elettronica in ogni rapporto commerciale che intrattengano con l’Amministrazione e gli enti pubblici. A decorrere da luglio 2008, quindi, la pubblica amministrazione non potrà più ricevere da privati imprenditori alcuna fattura in formato cartaceo, né procedere al pagamento finché essi non provvedano all’invio di una fattura in formato elettronico, secondo le prescrizioni di legge.
Le dette prescrizioni si incanalano nel Piano di intervento della Comunità Europea i2010, una strategia varata nel 2005 dalla Commissione europea (comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 1° giugno 2005, intitolata “i2010 – Una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione” COM(2005) 229 def.), con l’intento di incentivare l’innovazione nella pubblica amministrazione degli Stati membri, realizzando uno spazio unico europeo dell’informazione e adottando politiche che snelliscano e accelerino la modernizzazione dei servizi pubblici.
L’adozione di un sistema di fatturazione interamente elettronico apporterebbe notevoli benefici, in termini di aumento della rapidità negli scambi e diminuzione dei costi, tanto alle imprese quanto alla pubblica amministrazione. Inoltre avrebbe il vantaggio di rendere più semplice l’attività di consultazione e, di conseguenza, più rapida ed efficace l’attività di controllo da parte dell’Amministrazione Fiscale. Tuttavia, tale sistema nel nostro Paese stenta a prender piede, con una percentuale di utilizzo della fattura in formato digitale tra i più bassi in Europa.
La normativa in dettaglio
Secondo la nuova normativa, i fornitori delle amministrazioni statali, degli enti pubblici nazionali, delle Regioni e delle Province autonome, dovranno emettere, trasmettere e conservare le fatture esclusivamente in forma elettronica, secondo quanto stabilito dal D. lgs. 52/2004. Tale decreto aveva già equiparato le fatture emesse e conservate in forma elettronica a quelle in forma cartacea, recependo le direttive comunitarie sulla semplificazione e armonizzazione delle normative in materia di IVA.