Le PA e l’accessibilità del Web

di Max Antonini

12 Settembre 2007 09:00

logo PMI+ logo PMI+
Quali sono le norme di base e come vengono messe in atto dagli enti pubblici

La filosofia del web accessibile, uno sforzo necessario.

La legge Stanca ha certamente meriti e demeriti, e tra i meriti più significativi ha quello di porre l’attenzione anche sulla qualità dei siti internet, infatti non ne regola solo l’accessibilità ma anche l’usabilità.

Il redattore di siti web deve entrare in un’ottica comunicativa diversa da quella cartacea, è di fondamentale importanza che egli impari a “pensare con Internet”. Dovrà sforzarsi di usare una sintassi digitale, sintetica, integrando al più con allegati, immettendo servizi di migliore qualità, più facili da usare e che abbiano come criterio guida la centralità dell’utente.

Adeguarsi alla legge porta anche ad in forte miglioramento nella comunicazione interattiva verso il cittadino, perché rende il sito di più facile integrazione con strumenti esterni ed con altre forme di comunicazione, come cellulari, RSS reader, etc.

La riformulazione dei contenuti assume un’importanza fondamentale per la percezione che il cittadino ha dell’amministrazione pubblica. Infatti, se egli riuscirà a reperire facilmente ciò che cerca si sentirà maggiormente coinvolto e percepirà una più forte trasparenza delle funzioni dell’ente.

Qual è lo stato dell’arte

Sempre di più la tecnologia sta entrando nelle case dei cittadini, tuttavia sono ancora in pochi quelli che hanno a disposizione internet a banda larga e monitor di grandi dimensioni.

Per poter rendere la propria comunicazione efficiente, essa deve raggiungere il maggior numero di persone; perché ciò accada è indispensabile che la comunicazione sia multicanale e che dipenda sempre meno dalla tecnologia impiegata, ma al tempo stesso sia sempre più adattabile a forme di tecnologie assistite, come ad esempio screen reader e barre braille.

L’attività di certificazione del CNIPA inizia con il sito del ministero delle politiche agricole il 16 Maggio 2006, con il rilascio del primo logo.

Durante il secondo semestre del 2006 il CNIPA verifica e approva 32 richieste di ottenimento del logo di accessibilità, che diventano 78 dopo il primo semestre del 2007.

Analizzando l’elenco pubblicato sul sito del CNIPA si nota come per prime si sono mosse le amministrazioni centrali, che stanno facendo da locomotore ad una rivoluzione della comunicazione verso il cittadino.

Il tasso di crescita di certificazione dell’accessibilità dei siti delle amministrazioni locali è destinato ad aumentare, perché in molte hanno iniziato il percorso di adattamento o trasformazione dei propri portali e servizi, ma le difficoltà sono numerose: non sempre l’adattamento del sito esistente è possibile, inoltre sono veramente poche le software house che, al momento, hanno adeguato i propri prodotti di erogazione dei servizi alla legge Stanca.

Appare comunque evidente come, nonostante gli sforzi di tutti i soggetti scesi in campo, il terreno sia rimasto ancora incolto: a metà 2007 solo un’ottantina di amministrazioni si sono adeguate alla legge Stanca, un numero veramente esiguo se di considera che in Italia le persone disabili sono poco meno di 3 milioni e costituiscono il 6% della popolazione (la percentuale sale molto se consideriamo anche le persone che hanno “disabilità tecnologiche” come vecchi modem e monitor di piccole dimensioni).

Nei prossimi anni si prevede una sempre maggiore partecipazione del cittadino ai processi amministrativi dell’ente attraverso il web, che andrà di pari passo con l’interattività dei servizi da esso offerti. Un’ amministrazione che non si confronterà con questa tendenza, o che lo farà nel modo errato senza rendere accessibili ed utilizzabili i servizi che offre, rischia di perdere l’opportunità di costruire un nuovo rapporto con i propri cittadini, con ritorni negativi di sulla propria immagine e sull’efficienza dei processi amministrativi.