Requisito necessario perché un’azienda possa essere definita impresa familiare è l’esistenza di un atto pubblico o scrittura privata autenticata che attesti la partecipazione dei familiari dell’imprenditore all’attività di impresa.
Nell’atto pubblico o scrittura privata autenticata deve risultare l’indicazione nominativa dei familiari partecipanti all’attività di impresa.
I requisiti per definire quanto un’impresa è familiare
L’atto, regolarmente sottoscritto, dovrà avere data anteriore al periodo di imposta in riferimento al quale l’imprenditore abbia indicato nella dichiarazione dei redditi le quote attribuite a singoli familiari e l’attestazione che le stesse sono proporzionate alla qualità e alla quantità del lavoro effettivamente prestato nell’impresa in modo continuativo è prevalente.
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Anche i familiari partecipanti dovranno attestare nella propria dichiarazione dei redditi di aver lavorato nell’impresa familiare in modo continuativo e prevalente.
In assenza anche di solo uno di questi requisiti non si può parlare di impresa familiare, né può essere applicato il trattamento fiscale dei redditi prodotti dalle imprese familiari previsto dall’articolo 5, comma 4, del Tuir e i compensi percepiti dai parenti collaboratori non possono essere assimilati a reddito di impresa ma devono essere considerati reddito da lavoro.
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Il riferimento di prassi è la sentenza della Corte di Cassazione numero 2472/2017 che ha analizzato il caso di una verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza nei confronti un impresa familiare operante nel settore del commercio al dettaglio di prodotti di tabaccheria e di piccola oggettistica.