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Come pagare l’IMU con il vecchio modello F24

di Barbara Weisz

Pubblicato 29 Maggio 2012
Aggiornato 2 Giugno 2012 21:30

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Guida alla compilazione del vecchio modello F24 ordinario con campo ICI, valido fino al 2013 per il pagamento IMU 2012: istruzioni e codici tributo per imposta e rateazione.

Per pagare l’IMU con modello F24 online o cartaceo non serve necessariamente procurasi uno dei nuovi modelli 2012 (F24 ordinario oppure F24 semplificato): è possibile usare anche i vecchi modelli F24 con campo ICI, reperibili presso uffici postali o in banca e spesso ancora presenti in Internet tra i moduli da compilare tramite home banking.

Basta seguire le istruzioni per la compilazione fornite dall’Agenzia delle Entrate – in quanto questi vecchi modelli F24 saranno validi fino al 31 maggio 2013 – per adattare alla nuova IMU il campo di compilazione inserendovi i nuovi codici tributo.

IMU con F24 per ICI

Il campo di compilazione da riempire sul vecchio modello F24 è ovviamente quello “Sezione ICI e altri tributi locali”.

Nello spazio “codice ente/codice comune” inserire il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili, costituito da quattro caratteri.

Nello spazio “Ravv.” barrare la casella se il pagamento si riferisce al ravvedimento.

Nello spazio “Immob. variati” barrare qualora siano intervenute delle variazioni per uno o più immobili che richiedano la presentazione della dichiarazione di variazione.

Nello spazio “Acc.” barrare se il pagamento si riferisce all’acconto (quindi di giugno); chi sceglie le 3 rate per la prima casa deve barrare questa casella anche in settembre perché anche la seconda è un acconto.

Nello spazio “Saldo” barrare se il pagamento si riferisce al saldo. (quindi per tutti a dicembre); se il pagamento è effettuato in unica soluzione per acconto e saldo, barrare entrambe le caselle.

Nello spazio “Numero immobili” indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre).

Nello spazio codice tributo bisogna inserire il codice tributo IMU relativo alla tipologia di abitazione per cui si paga la tassa. Ricordiamo i codici tributo:

  •     3912 abitazione principale e relative pertinenze (destinatario il Comune)
  •     3913 fabbricati rurali ad uso strumentale (destinatario il Comune)
  •     3914 terreni (destinatario il Comune)
  •     3915 terreni (destinatario lo Stato)
  •     3916 aree fabbricabili (destinatario il Comune)
  •     3917 aree fabbricabili (destinatario lo Stato)
  •     3918 altri fabbricati (destinatario il Comune)
  •     3919 altri fabbricati (destinatario lo Stato)
  •     3923 interessi da accertamento (destinatario il Comune)
  •     3924 sanzioni da accertamento (destinatario il Comune).

A questo punto c’è lo spazio relativo alla rateazione che, come ha recentemente sottolineato l’Agenzia delle Entrate, va compilato inserendo i relativi codici tributo per rate IMU.

Tuttavia, visto che fino fino alla scorsa settimana i codici tributo non c’erano e le istruzioni per la compilazione indicavano di non compilare questo spazio, l’Agenzia ha specificato che vengono considerati validi (e quindi banche e poste devono accettarli) anche i modelli in cui questo campo non è stato compilato.

Comunque sia, per compilarlo correttamente bisogna indicare se si è scelto il pagamento in due o in tre rate (possibile solo per la prima casa).

  • Chi ha scelto il pagamento in due rate (il 50% in giugno e il saldo in dicembre), nella casella ratezione/mese rif, deve segnare il codice tributo 0101.
  • Chi ha scelto il pagamento in tre rate (il 33% in giugno, il 33% entro il 17 settembre e il saldo in dicembre), nella casella rateazione/mese rif deve segnare il codice tributo 0102.

Nello spazio “Anno di riferimento” deve essere indicato l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento. Nel caso in cui sia barrato lo spazio “Ravv.“, indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.

Nello spazio “Importi a debito versati” indicare l’importo a debito dovuto. Nel caso di abitazione principale, indicare l’imposta al netto della detrazione per l’abitazione principale, da esporre nell’apposita casella in basso a sinistra (detrazione ICI abitazione principale).
Gli importi a debito relativi a ciascun codice tributo (abitazione principale, terreni agricoli, aree fabbricabili, altri fabbricati) concorrono nella somma da riportare nella riga “Totale G“.

Infine, c’è la possibilità di pagare l’IMU utilizzando in compensazione crediti con l’erario. Nella casella “importi a credito compensati” va indicata la parte del credito d’imposta che si intende utilizzare in compensazione con il presente modello. Attenzione: chi sceglie la compensazione, per esporre correttamente i crediti deve indicare:

  • nella colonna “codice tributo” i relativi codici dai quali scaturisce il credito;
  • nella colonna ”anno di riferimento”, il periodo d’imposta o contributivo cui si riferisce il credito.