Al vertice sul Decreto Sviluppo 2011, il Governo avrebbe discusso di condono tombale (ossia un condono fiscale definitivo, come quello proposto nell’OdG di Scilipoti assieme al condono edilizio). Nonostante le smentite del Ministro Frattini, indiscrezioni di corridoio vogliono la maggioranza impegnata a trovare il modo di non infrangere le leggi comunitarie e ottenere l’ammissibilità UE.
Ricordiamo che la Corte di Giustizia UE ha dichiarato illegittimo, per esempio, il condono IVA 2002, per cui il Governo – se vorrà fare cassa con un condono fiscale tombale – dovrà studiare qualche soluzione tecnica per “aggirare” le leggi comunitarie.
Voci di corridoio raccolte dalle agenzia di stampa indicano nella riforma fiscale la “risposta al problema”. L’ipotesi sarebbe quella di un concordato preventivo biennale, che eviterebbe i condoni straordinari ma li renderebbe una sorta di misura di lungo termine.
Nonostante Frattini abbia affermato che si tratti di una “non notizia”, dunque, da più parti arriverebbero conferme: si riaffaccia prepotente l’ipotesi di un condono fiscale tombale, magari da integrare nella imminente Riforma Fiscale.
L’ipotesi di condoni una tantum – le voci non escludono un ennesimo condono edilizio – è sempre stata vista come l’ultima spiaggia, ma il Governo sembra considerala una misura troppo comoda per rinunciarvi. Aspre le polemiche di chi, in particolare, ritiene il condono un “provvedimento disastroso per l’ambiente e il paesaggio del nostro Paese”.