La manovra finanziaria 2011 continua a riservare cattive notizie pe ri contribuenti italiani. Come noto, i Sindaci dei Comuni d’Italia hsnno ottenuto la facoltà di aumentare l’aliquota dell’addizionale comunale Irpef, arrivando a toccare il valore massimo dello 0,8%.
Questa sorta di liberalizzazione delle addizionali è stato introdotto nella manovra finanziaria 2011 per consentire ai Comuni di recuperare parte dei tagli imposti ai fondi.
Secondo le stime dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, l’applicazione della misura costerà agli Italiani 2,6 miliardi di tasse comunali in più se l’addizionale Irpef verrà innalzata dai Comuni al valore massimo consentito. «A corto di risorse e vincolati dalle disposizioni previste dal Patto di stabilità interno, molti Sindaci approfitteranno di questa possibilità per fare cassa», riassume il segretario di CGIA di Mestre Giuseppe Bortolussi.
A farne le spese, insieme alle famiglie, saranno soprattutto le piccole imprese. La manovra finanziaria 2011tradotta in spesa per il contribuente, significherà in media 85 euro in più l’anno. Essendo aumenti calcolati in percentuale, le differenze a livello territoriale si faranno sentire maggiormente laddove i livelli reddituali sono mediamente più alti, quindi nel Trentino Alto Adige con +178 euro annui per contribuente, nella Valle d’Aosta (+164 euro) e in Lombardia (+130 euro).