Le imprese che hanno fruito di agevolazioni senza essere in regola con il DURC interno riceveranno presto una lettera di sollecito dall’INPS: lo ha annunciato Gabriella Di Michele, dirigente INPS, nel corso del Videoforum sul Jobs Act del 13 marzo scorso, specificando che in partenza, nei prossimi mesi, ci sono circa 1 milione di preavvisi di DURC interno negativo che saranno spediti via PEC ai consulenti del lavoro, oppure direttamente all’impresa o al suo titolare o legale rappresentante.
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Nel caso in cui all’INPS non risulti un indirizzo PEC, l’avviso viene spedito per raccomandata. Contiene in pratica un sollecito a mettersi in regola entro 15 giorni, pena la revoca agevolazioni aziendali, la richiesta di rimborso di quanto eventualmente già fruito e il pagamento di sanzioni. L’operazione è anche finalizzata a regolarizzare tutto il pregresso in vista della partenza del DURC online il prossimo 1 giugno 2015.
=> DURC online: come funziona
È la Finanziaria 2007 (legge 296/2006) a subordinare la concessione di benefici contributivi alle aziende alla regolarità del DURC, che viene controllata direttamente dall’INPS tramite il cosiddetto DURC interno (in pratica, un procedimento telematico, non un DURC cartaceo). Le imprese possono accedere al DURC interno tramite il cassetto previdenziale e controllare la propria posizione espressa attraverso un semaforo, che è rosso (esito negativo), giallo (invito a mettersi in regole entro 15 giorni) o verde (esito positivo). Nei mesi scorsi sono stati molteplici i disservizi segnalati su questa procedura, e in pratica le lettere in partenza sostituiscono il significato del semaforo giallo. Nel corso del 2014 si sono susseguite una serie di proroghe (l’ultima nel novembre 2014). L’operazione annunciata sull’invio degli inviti a mettersi in regola ha il preciso obiettivo di sanare tutte le posizioni pendenti coprendo un arco di 6 anni, dal 2008 in poi (ovvero da quando è necessario il DURC per le agevolazioni contributivie e fiscali).