Con l’approvazione del decreto Milleproroghe 2015 (D.L. n. 192/2014), entrato in vigore dal 1° marzo, è stata introdotta una nuova possibilità di rateazione dei debiti Equitalia, con un nuovo piano da 72 rate mensili per i contribuenti già decaduti dal beneficio della dilazione nel 2014. Una volta presentata la domanda Equitalia non potrà avviare nuove azioni esecutive e, dopo l’ottenimento di una nuova dilazione, verrà meno la qualifica di debitore inadempiente permettendo così di chiedere il rilascio del DURC e del certificato di regolarità fiscale. Ricordando che il termine per la presentazione delle domande scade il 31 luglio 2015 (a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure direttamente presso lo sportello territoriale competente), vediamo come si compila il modulo di richiesta di accesso al beneficio, reso disponibile sul sito Equitalia.
=> Scarica il modello per rateizzare le cartelle Equitalia
Il modulo da presentare si compone di due pagine, oltre a questo non è necessaria alcuna documentazione aggiuntiva, tranne il documento di riconoscimento del richiedente. Nella prima parte vanno inseriti i propri dati anagrafici e va specificato se la domanda è presentata in proprio o in qualità di titolare/rappresentante legale della società o ente richiedente.
=> Rateazione delle somme a ruolo Equitalia: guida pratica
Quindi bisogna dichiarare la decadenza dal precedente piano di rateazione, che deve essere necessariamente avvenuta entro il 31 dicembre 2014, specificando gli atti con riferimento ai quali si chiede il rilascio del nuovo piano dilatorio:
- cartelle di pagamento;
- avvisi di accertamento emessi da agenzie fiscali;
- avvisi di addebito emessi dall’INPS.
Va inoltre specificato il numero di rate richieste, fino ad un massimo di 72 rate (6 anni).
=> Cartelle esattoriali: consultare l’estratto conto Equitalia
L’ultima sezione contiene i dati relativi al domicilio. Qui è possibile richiedere che ogni comunicazione venga effettuata (preferibilmente) presso il proprio indirizzo PEC. In caso di variazioni, è onere del contribuente comunicare all’Agenzia di riscossione le necessarie modifiche.