Ha aggiornato i dati relativi al ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione nei confronti delle aziende il Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativamente ai debiti della PA scaduti a fine 2013 e definiti “patologici” dallo stesso MEF: ad oggi risultano pagati 36,5 miliardi di euro. Risultano invece nelle disponibilità degli enti debitori e quindi in via di pagamento altri 6,2 miliardi.
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Nella nota del MEF si legge:
“Si va progressivamente esaurendo lo smaltimento del picco di ritardi di pagamento raggiunto a fine 2012 (il debito scaduto e in ritardo di pagamento al 31 dicembre 2012 era stimato da Banca d’Italia in “poco più della metà” di 91 miliardi), per il quale lo Stato ha messo a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni finanziamenti straordinari per 56 miliardi a partire dalla seconda metà del 2013”.
Risorse alle quali si sono aggiunte a quelle ordinarie nella disponibilità degli enti debitori, che dovrebbero accelerare lo smaltimento dei debiti della PA e ridurre il ritardo nei pagamenti delle fatture successive.
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Al 30 gennaio 2015 risultano quindi erogati agli enti debitori 42,8 miliardi di euro, contro i 40,1 miliardi al 31 ottobre 2014. I pagamenti effettuati ai creditori sono cresciuti del +12% rispetto alla rilevazione della fine dell’ottobre scorso, quando erano 32,5 miliardi. Ad indicare che si sta esaurendo lo stock dei debiti della PA è il dato che evidenzia come si sia ridotta la differenze tra le somme erogate agli enti debitori e quanto da queste è stato utilizzato per pagare i rispettivi debiti. In sostanza gli enti hanno rallentato la richiesta di fondi e stanno utilizzando le risorse già ricevute per versare il dovuto ai fornitori.
Secondo il MEF:
“Questa dinamica lascia intendere che il problema del debito scaduto e in ritardo di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni, che aveva fatto registrare un forte aumento nel triennio 2009-2011, sia sostanzialmente risolto e che la cifra stanziata sia più che adeguata ad esaurire il pagamento dei debiti accumulati al 31 dicembre 2013”.
Il Ministero ricorda inoltre che le stime della Banca d’Italia (Bollettino di aprile 2014) indicano in circa 45 miliardi il debito della PA scaduto, certo, liquido ed esigibile a fine 2012, e a circa 40 miliardi a fine 2013. Questa diminuzione dell’arretrato testimonierebbe l’efficacia delle azioni intraprese dal Governo per combattere l’annoso problema del ritardo nei pagamenti dalla PA alle imprese, li ricordiamo:
- il Decreto legge 35/2013, che ha messo a disposizione circa 40 miliardi di euro per gli anni 2013 e 2014;
- il Decreto legge 102/2013 con il quale il Governo ha stanziato ulteriori 7,2 miliardi di euro per il 2013;
- la Legge di Stabilità 2014, che ha stanziato mezzo miliardo di euro;
- il Decreto legge 66/2014, che ha messo a disposizione una quota aggiuntiva di 9,3 miliardi di euro.
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Per maggiori informazioni alla pagina debitipa.mef.gov.it sono disponibili i dettagli dell’operazione di smaltimento debiti.