Con il comunicato stampa del 12 febbraio l’Agenzia delle Entrate ricorda ai sostituti d’imposta i termini per inviare telematicamente i modelli per i redditi 2014 e precisa quando scattano le sanzioni. In considerazione del fatto che il CU 2015, la Certificazione Unica che sostituisce il CUD, è al suo debutto, l’Agenzia delle Entrate concede ai sostituti d’imposta una serie di deroghe, andando incontro a specifiche richieste arrivate anche dai professionisti.
Sanzioni e scadenze
Più in particolare, nel caso in cui il CU 2015 contenga esclusivamente redditi non dichiarabili mediante il modello 730, è possibile inviarlo al Fisco anche dopo il termine del 9 marzo senza incorrere nell’applicazione delle sanzioni. Si tratta, in pratica dei redditi da lavoro autonomo non occasionale, quindi relativi a professionisti e autonomi a partita IVA.
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In tutti gli altri casi, i termini restano invece quelli fissati, quindi le aziende devono inviare il CU 2015 a dipendenti e collaboratori entro il 28 febbraio e poi trasmetterli all’Agenzia delle Entrate entro il 9 marzo. La sanzione prevista, in base al Dlgs, decreto legislativo, 175/2014, che ha istituito la Certificazione Unica, è di 100 euro per ogni CU tardiva o inviata oltre i termini. L’adempimento è importante anche perché i dati della Certificazione Unica servono per predisporre il 730 precompilato, che a sua volta debutta quest’anno, e che l’Agenzia delle Entrate dovrà essere in grado di consegnare ai contribuenti entro il 15 aprile.
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Altre eccezioni consentite con il dichiarato obiettivo di semplificare ulteriormente la prima applicazione dell’invio della Certificazione Unica: solo per quest’anno, gli operatori potranno scegliere se compilare la sezione dedicata ai dati assicurativi relativi all’INAIL e se inviare o meno le certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti.
Istruzioni e software
Per il resto, i sostituti d’imposta sono tenuti ad applicare in modo stringente le regole comunicate e a rispettare i tempi stabiliti. L’Agenzia delle Entrate sottolinea di aver pubblicato la versione definitiva dei modelli il 15 gennaio 2015, quindi nel pieno rispetto dei tempi previsti dal Dpr, decreto Presidente della Repubblica, 322/1998, e di aver reso disponibili, alla stessa data, le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati. Nell’ottica della collaborazione, sono anche stati organizzati specifici incontri con professionisti del settore ed è stato messo a disposizione un software gratuito per la compilazione e l’invio delle certificazioni.