A partire dal 2015 circa un milione di società italiane non-quotate avrebbero dovuto iniziare a formulare tutto il bilancio nel nuovo formato elettronico elaborabile XBRL (eXtensible business reporting language), con l’obiettivo di rendere più agevole l’impiego del nuovo tracciato informatico, migliorando la trasparenza, la comparabilità e la fruibilità delle informazioni di bilancio.
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La nuova tassonomia integrata dovrà essere obbligatoriamente impiegata a partire dal 3 marzo 2015 da tutte le società di capitali italiane tenute alla redazione del bilancio, con eccezione per quelle che utilizzano i principi contabili internazionali, per il deposito al Registro delle imprese dei conti annuali, redatti secondo le disposizione civilistiche, riferiti a periodi amministrativi chiusi a partire dal 31 dicembre 2014. O almeno questa era la data inizialmente prevista, che ora però potrebbe slittare in avanti di 30 giorni.
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La proroga è stata proposta dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o meglio quello che si vorrebbe fare è di porre il 3 marzo come scadenza per l’approvazione del bilancio, invece che per il deposito, onera al quale sarebbe possibile adempiere entro i 30 giorni successivi.