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TASI-IMU a saldo: ecco tutte le esenzioni 2014

di Francesca Vinciarelli

16 Dicembre 2014 10:30

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Ecco tutti i casi di esenzione dal versamento di IMU e TASI del 16 dicembre.

Il 16 dicembre è il giorno del versamento delle imposte sulla casa: TASI e IMU, ma non tutti in contribuenti sono chiamati in cassa. Diverse possono essere i motivi di esclusione: alcuni proprietari di immobili sono stati esentati dal versamento dal Comune di appartenenza, altri perché l’importo è piuttosto esiguo, altri perché il fabbricato è diroccato, oppure  a fronte delle detrazioni concesse dall’Ente locale.

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Detrazioni

Proprio l’applicazione delle detrazioni stabilite con delibera dai Comuni è una delle principali motivazioni che esenta dal versamento della TASI sulla prima casa. Per quanto riguarda l’IMU, ricordiamo che si paga sulla prima casa, con detrazione fissata a 200 euro, solo in caso di immobili appartenenti alle categorie A01, A08 e A09. Negli altri casi l’IMU sulla prima casa non è dovuta. Diversamente per la TASI le detrazioni sono state lasciate a discrezione dei Comuni i quali hanno, a seconda dei casi, stabilito sconti fissi o variabili in base alla rendita catastale della casa, al reddito del proprietario, all’ISEE della famiglia e all’età dell’occupante, con eventuali maggiorazioni per i figli. Quindi per sapere se è possibile o meno usufruire delle detrazioni TASI è necessario consultare la delibera comunale.

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Esenzioni TASI

In alcuni casi i Comuni hanno definito delle esenzioni per tipologia di immobile, nel 50% delle realtà con riferimento agli immobili diversi dall’abitazione principale, in alcuni casi anche alla prima casa (10%). Da sottolineare che sugli immobili per i quali il Comune non ha previsto il versamento della TASI, nella maggior parte dei casi è stata prevista l’aliquota massima per l’IMU.

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Soglia minima

Le norme nazionali prevedono che il tributo non sia dovuto in caso di importo inferiore a 12 euro. Alcuni Comuni hanno però stabilito soglie più basse, portando il limite a 10, 5 o anche 2 euro. Da notare che tale soglia minima fa però riferimento all’intero tributo dovuto per l’anno in corso, quindi se l’acconto IMU o TASI non è stato versato perché inferiore al tetto previsto, se il totale lo supera la tassa andrà versata interamente in occasione del saldo.

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Immobili diroccati o inagibili

Gli immobili diroccati, senza tetto o con danni strutturali possono essere ri-accatastati nella categoria delle unità cosiddette “collabenti” (categoria F/2), con rendita pari a zero e pertanto esenti da IMU e TASI. In questi casi è comunque necessario verificare il Regolamento approvato dal Comune di appartenenza, che potrebbe aver deciso di tassare l’area edificabile sulla quale poggia l’immobile. Diversa la situazione in cui l’immobile è considerato inagibile, ovvero è danneggiato ma non tanto da ricadere nella categoria F/2: in questi casi non si ha l’esenzione ma la base imponibile IMU e TASI deve essere ridotta del 50%.