Vicina la riforma del canone RAI: sempre più concreta l’ipotesi di inserimento della tassa nella bolletta elettrica dal 2015, nonostante sia stata bocciata su più fronti (in primis da Assoelettrica e dall’Autorità per l’Energia). Ad ogni modo, il Governo si riserva una seconda opzione: calcolare l’abbonamento (canone RAI) in base all’imponibile l’IRPEF dei contribuenti. Cambierebbe quindi la modalità con la quale applicare il prelievo ma confermando l’estensione ad una più vasta platea di Italiani – nel nome della lotta all’evasione fiscale – comprendendo anche nuove categorie di cittadini finora esclusi.
=> Canone RAI in bolletta elettrica: confronta le due ipotesi
Canone RAI in bolletta dal 2015
Il Governo sembra fermo sulla prima ipotesi, come confermato dal sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli:
«Il canone RAI sarà nella bolletta elettrica dal gennaio 2015. Contiamo di presentare in Senato un emendamento alla legge di stabilità per inserire questa norma con l’intenzione di renderla effettiva già da gennaio dell’anno prossimo».
In realtà, però, i tempi non sono maturi per inserire la misura come emendamento alla Legge di Stabilità secondo quanto si apprende da Palazzo Chigi:
«La riflessione in atto per ridurre e semplificare il canone è strategica ma appare improbabile che l’ipotesi di metterlo in bolletta possa maturare entro questa legge di stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti».
Addio esenzioni
Qualunque ipotesi alla fine prevalga – con l’opzione bolletta elettrica ormai quasi certa – sembra essere venuto meno il criterio secondo cui i contribuenti potrebbero non pagare il canone RAI se si dichiara di non essere in possesso di nessun apparecchio elettronico con il quale sia possibile ricevere le trasmissioni televisive e quindi la RAI: TV, PC, laptop, tablet e smartphone. Il Governo non vuole infatti rischiare di “lasciare fuori” nessuno: come preannunciato dl sottosegretario, dovrà pagare il canone RAI chi ha attivato un contratto di fornitura elettrica. Se non altro, sembra venire meno l’ipotesi di pagare per ogni abitazione posseduta (quindi anche seconde e terze case), mentre resterebbe possibile l’introduzione di alcuni sgravi, ma solo per le fasce di reddito estremamente basso.
Criticità
Canone RAI in bolletta elettrica. Per il presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica Guido Bortoni, nonostante la conseguente riduzione del Canone RAI da 113,50 euro ad una media di 65 euro l’anno, imporre il versamento di una quota di tributo in favore della RAI nella bolletta elettrica porterebbe ad un aumento delle bollette (+20%).
Canone su IRPEF e qualità del servizio. Una delle differenze tra l’ipotesi di inserire il canone RAI nella bolletta elettrica o di pagarlo con l’IRPEF è che nel primo caso sarebbe possibile diluire la tassa ogni due mesi, mentre nel secondo caso si pagherebbe una volta l’anno nella dichiarazione dei redditi annuale. In ogni caso, per il ministro Maurizio Lupi:
«Il problema non è tanto mettere il canone RAI in bolletta, ma ripensare al ruolo del servizio pubblico evitando che siano sempre i cittadini a pagare». Lupi chiede a Renzi di «discutere insieme la riforma della RAI, del suo rilancio e di come finanziarla» per fare in modo che i cittadini non abbiano «bisogno di pagare il canone attraverso la bolletta» come imposizione, pagandolo invece a fronte di una maggiore soddisfazione per la qualità del servizio pubblico, «con responsabilità e volentieri».