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Compensazione Crediti e Debiti PA: proroga 2015

di Barbara Weisz

Pubblicato 24 Novembre 2014
Aggiornato 25 Novembre 2014 12:00

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Prorogata per un solo altro anno la compensazione crediti PA e debiti con il Fisco: ecco i dettagli dell'emendamento approvato alla Legge di Stabilità 2015.

La Legge di Stabilità proroga al 2015 l’opzione per la compensazione crediti vantati con la PA e debiti fiscali, cartelle comprese: lo prevede un emendamento approvato in commissione alla Camera. Le imprese potranno dunque procedere per un altro anno con la certificazione informatica dei crediti vantati nei confronti di una pubblica amministrazione, compensandoli con debiti fiscali di varia natura. L’opzione è teoricamente in scadenza il 31 dicembre 2014, mentre con  l’emendamento alla Legge di Stabilità si dovrebbe confermare l’estensione annuale fino al 31 dicembre 2015.

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Ritardo pagamenti PA

La delega fiscale , in realtà, in linea di principio prevedrebbe che tali meccanismi di compensazione crediti diventino strutturali e di fatto questa ipotesi era stata avanzata anche per i crediti delle imprese nei confronti della PA. Tuttavia, come spiegato dal Viceministro all’Economia Enrico Morando, il Governo ha ritenuto più opportuna la proroga per un solo anno, ritenendo che la soluzione ottimale sia quella di superare il problema del ritardo dei pagamenti della PA per altre vie.

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Quadro normativo

Il riferimento normativo è il decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 24 settembre 2014 in vigore da ottobre, che ha introdotto la compensazione. Ricordiamo che si possono compensare le cartelle di pagamento notificate entro il 31 marzo 2014. La somma iscritta a ruolo deve essere inferiore o pari al credito verso la pubblica amministrazione, che come in tutti gli altri casi deve essere certificato attraverso l’apposita piattaforma del ministero.

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Entrata in vigore

L’iter della Legge di Stabilità in Commissione procede spedito, con l’obiettivo di sbarcare in Aula entro il 27 novembre. Fra gli altri emendamenti alla manovra approvati in Commissione ricordiamo anche il divieto di cumulo tra Bonus IRPEF (aumento di 80 euro in busta paga strutturale) e bonus per il rientro dei cervelli e la  riduzione al 4% dell’IVA sugli e-book (oggi al 22%) equiparandola a quella applicata ai libri cartacei.