Prende il via la trattenuta in busta paga per il Fondo solidarietà INPS, prelievo dello 0,50% che vede coinvolti dipendenti (esclusi i dirigenti) e datori di lavoro a partire dal mese di ottobre. L’onere viene ripartito tra imprese e lavoratori, 1/3 è a carico del lavoratore e 2/3 a carico del datore (rispettivamente 0,17% o 0,33%) di lavoro – nel caso in cui si tratti di un’impresa che impiega mediamente più di quindici dipendenti – ma in ogni caso la busta paga da questo mese sarà più leggera.
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L’obiettivo è di finanziare il Fondo di solidarietà residuale per i lavoratori non coperti dalla Cig così da garantire una tutela reddituale in caso di sospensione da parte dell’impresa. Da sottolineare che la trattenuta parte dal mese di ottobre ma, poiché la decorrenza dell’obbligo è retroattiva, ad essere prelevati sono anche gli arretrati a partire da gennaio 2014, così come previsto dalla Riforma del Lavoro Fornero (articolo 3 della Legge 28 giugno 2012, n. 92).
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Le imprese non verranno avvertite dall’Istituto del via all’obbligo, ma dovranno verificare nel cassetto previdenziale l’eventuale attribuzione del codice di autorizzazione che identifica le imprese potenzialmente tenute al nuovo obbligo. Il Fondo di solidarietà residuale è un ammortizzatore sociale dedicato ai dipendenti di imprese operanti nei settori non coperti dalla Cassa integrazione guadagni, esso non ha personalità giuridica, costituisce una gestione dell’INPS e gode di autonoma gestione finanziaria e patrimoniale.
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Il prelievo verrà versato all’INPS fino a che non sarà costituito un Fondo di solidarietà di settore. Facendo qualche calcolo, per una busta paga di 2000 euro lordi, il prelievo a carico del dipendente sarà di circa 40 euro, mentre per l’impresa il costo del lavoro salirà di circa 80 euro.
Per informazioni sulle istruzioni operative comunicate dall’Istituto consultare l’apposita Circolare INPS.