Pronta la riforma del canone RAI, il testo del decreto che introduce modifiche sul fronte dell’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive è pronto, così come le linee guida per la riforma della RAI. Manca solo la firma del Capo del Governo, Matteo Renzi, dopo di che il sottosegretario Antonello Giacomelli, porterà i testi in Consiglio dei Ministri.
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Le modifiche dovrebbero essere approvate entro fine mese, così da entrare in vigore già dal prossimo appuntamento con il canone RAI. Le intenzioni del Governo, lo ricordiamo sono di abbassare la tassa, paramentrandola in base al reddito, recuperando risorse dalla riduzione dell’evasione.
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Riforma RAI
L’idea del Governo è di avviare contestualmente una consultazione pubblica per la riforma complessiva della RAI, ispirata alla BBC:
- nessuna ingerenza dei partiti nella TV di Stato, pur rimanendo controllata al 100% dal Tesoro;
- creazione di un consiglio di sorveglianza di nomina istituzionale con la funzione di camera di compensazione tra politica e vertice gestionale, guidata da un amministratore delegato con ampi poteri. Il consiglio di indirizzo a capo dell’azienda sarà formato da 5 membri, compresi il Presidente e l’Amministratore delegato scelti in una rosa di candidati proposti da organismi neutri;
- ridimensionamento dei poteri della Commissione di Vigilanza;