Al contribuente alle prese con la TASI (acconto da pagare in oltre 5mila Comuni entro il prossimo 16 ottobre), si ricorda che dal prossimo 1 ottobre non si potrà più utilizzare il modello F24 cartaceo per importi superiori a mille euro o in caso di compensazione: chi intende compensare la nuova tassa con un credito fiscale (es.: l’IRPEF) dovrà farlo esclusivamente online se effettuerà il versamento a ridosso della scadenza. Fino al 30 settembre, è invece possibile presentare l’F24 cartaceo, anche per pagare la TASI in compensazione.
Per le compensazioni, se il saldo è superiore a zero, oltre ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate si possono utilizzare anche quelli di banche, Poste e agenti della riscossione. Se il saldo è zero si possono utilizzare esclusivamente i servizi dell’Agenzia (Entratel e Fisconline) o rivolgersi a un intermediario (professionisti, CAF, associazioni di imprenditori).
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Lo stesso vale per i versamenti superiori ai mille euro. Quando l’imposta è inferiore a mille euro (come in genere capita con la TASI), si può continuare a pagare con modello F24 cartaceo, da consegnare agli uffici postali o in banca, anche dopo il 30 settembre. In generale, riassume l’Agenzia delle Entrate nella circolare 27/E:
«i versamenti con modello F24 cartaceo potranno continuare a essere effettuati, presso banche e Poste, dai soggetti non titolari di partita IVA che devono versare, senza utilizzo di crediti in compensazione, somme per un importo totale pari o inferiore a mille euro».
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Attenzione: è previsto il caso in cui il contribuente non abbia un conto corrente (nel qual caso, gli è impossibile eseguire il versamento telematico, che esclude una serie di modalità di pagamento, come le carte, privilegiando il bonifico da conto corrente). Questi contribuenti, nel caso in cui debbano effettuare versamenti superiori ai mille euro, oppure effettuare delle compensazioni, possono rivolgersi a un intermediario abilitato (professionista, Caf e ia dicendo), oppure rivolgersi a intermediari della riscossione che prevedono il pagamento con altri mezzi, come le carte prepagate. Comunque sia,
«in via residuale, nel caso in cui non fossero disponibili tali canali, potrà essere utilizzato anche il modello F24 cartaceo».
Il contribuente che utilizza le compensazioni ha anche un’altra strada: effettuarle con saldo zero attraverso i servizi telematici dell’Agenzia (operazioni che non prevede alcun versamento) e poi effettua il versamento della somma rimanente, se inferiore ai mille euro, con l’F24 cartaceo.