In caso di dichiarazioni dei redditi errate a risponderne sono i Centri di assistenza fiscale (CAF) e i professionisti abilitati alla trasmissione della dichiarazione precompilata: è una delle novità introdotte dal Decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali dopo l’emanazione dei pareri da parte delle Commissioni finanze di Camera e Senato prima dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
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Sanzioni
La pena applicata corrisponde al versamento dell’importo dell’imposta, della sanzione e degli interessi che sarebbero stati richiesti al contribuente in caso di errore materiale nel rilascio del visto di conformità.
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Responsabilità del contribuente
L’unico modo per CAF e professionisti per evitare tali sanzioni è di provare che il visto di conformità infedele è frutto della volontà fraudolenta da parte del contribuente nel fornire i propri dati.
Rettifica
Ai soggetti coinvolti viene però lasciata la possibilità di inviare entro il 10 novembre di ciascun anno una dichiarazione rettificativa, che lascia a carico del contribuente il versamento della maggiore imposta dovuta a causa del ritardo. In caso contrario qualora si verificassero inesattezze sul calcolo delle imposte, ad esempio per una applicazione errata delle detrazioni fiscali, a risponderne sarà il CAF o il professionista abilitato.
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Compensi
Per quanto riguarda la revisione dei compensi, questa viene rimandata al Ministero dell’Economia e delle Finanze che dovrà emanare il decreto di riordino entro il 30 novembre 2014.